Contagio francese verso l’Europa – approfondimenti

Per contagio francese all’Europa ci si riferisce ai recenti fatti di rivolta sociale scatenati a cavallo di novembre e dicembre 2018. Quando come e perché dei cittadini “tranquilli” spaccano vetrine, ribaltano auto e procurano danni alla comunità?

Il contagio francese merita una riflessione. In un precedente articolo si sono offerti primi spunti di riflessione. La sensazione è che classi dirigenti di governo troppo giovani non siano all’altezza del compito. In tal senso la Francia è perfettamente allineata all’Italia. 

Il giovane presidente francese, (troppo giovane) Signor Macron ha fatto molte promesse non mantenute. E’ il difetto tipico degli immaturi. Una dinamica che si è già vissuta, recentemente in Italia,  con il Renzi. Non solo, si tratta di un “cancro della democrazia” le cui metastasi colgono l’attuale duo Salvini-Di Maio. Qui non si tratta di dare il colpo di grazia a degli immaturi, il problema è un altro: chi li ha votati?

In azienda spesso sono stati assunti dei giovani manager (ovviamente impreparati) da sottopagare. Lo stipendio di un manager è dai 6mila euro in su non da 3.500 come attualmente remunerati gli attuali “manager”. Gli effetti sono semplici: le aziende con personale dirigente “giovane” (sotto i 50 anni) non hanno storia. 

Il parallelo tra politica e impresa non viene qui proposto a caso. Questo è il detonatore della rivolta sociale! Per capire il cosiddetto “contagio francese” è necessario partire da imprese che si approfittano e sfruttano le persone. Il contratto di stage e quello di apprendistato non è forse puro sfruttamento sociale?

Quando ci si ribella? In genere ogni volta che l’interlocutore non è autorevole o non lavora per la Nazione ma solo per una parte di essa (il suo elettorato). E’ il caso italiano con un “Governo” che si limita alle sue nicchie di elettorato. Al contrario un GOVERNO dovrebbe coinvolgere ed essere per la Nazione e per tutti. 

Il Macron, sempre qui criticato dalla sua elezione, non ha saputo dirigere la Nazione per inesperienza. Quindi ecco la rivolta francese. 

Il “Governo” italiano non sa gestire il Paese limitandosi alle mance elettorali. Spesso “il Conte” (non eletto da nessuno) facente funzioni di Presidente del Consiglio, confonde il lavoro con l’elemosina. Si mischiano gli investimenti con la spesa assistenziale. E’ da questi aspetti che prende consistenza il contagio francese. 

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