Condoglianze. Cosa dire nel dramma. Prof Carlini

Poco fa mi hanno telefonato e informato che è deceduta una mia parente che tra l’altro aveva 62 o 63 anni, quindi un’età inusuale per morire. Ho dovuto, con dispiacere presentare le condoglianze al marito. Non è un bel momento per nessuno. Non lo è per chi riceve le condoglianze e neppure per chi le presenta come atto di partecipazione.

Nell’intento di condividere con chi legge queste pagine una sofferenza, ho pensato saggio farne atto comune, tra di noi. Le condoglianze che ho presentato sono così pensate:

LETTERA DI CONDOGLIANZE

ciao Zio….., sono Gianni, il mio papà mi ha appena informato del grave e gravissimo lutto che vi ha colpito.

In luogo di un telegramma da spedirvi che pesa le parole, ho chiesto il permesso di scriverti in forma più ampia una lettera mezzo email.

Nei miei ormai 58 anni, ho maturato e capito che il lutto lo si può affrontare in forma credibile solo se ti impegni a vivere di più rispetto a ieri, anche per chi oggi non riesce ad esistere

detto in parole più semplici ti esorto a:

  • vivere di più
  • pensare di più
  • leggere di più
  • studiare di più
  • viaggiare di più
  • capire di più
  • amare di più

e tutto questo sia per te che anche per Zia….. che avrebbe voluto proseguire a vivere, ma che oggi non ce l’ha fatta delegando a te, suo sposo, la missione di proseguire a vivere.

Questo è quello che avrei voluto scriverti nel telegramma di condoglianze a te e a voi famiglia dedicato da parte mia.

Condoglianze Zio… in onore e memoria viva di Zia…..

 

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