Colpo di stato in Egitto, cosa pensarne. Meglio o peggio?

Per rispondere alla domanda servono delle premesse.

L’Occidente, nelle paci di Vestafalia del 1648, ha saputo dividere, Stato da Chiesa. Nell’Islam questa divisione non è ancora avvenuta a distanza di 400 anni dall’esperienza occidentale. A questo ragionamento c’è un importante eccezione. La Turchia. Un paese che ha dimostrato tutti i suoi limiti tra il 2016 e il 2017. Peccato. Le riforme istituzionali di Mustafa Kemal Ataturk, nella Turchia degli anni Venti, (1923) non hanno ottenuto lo scopo.

Finchè non verrà risolta la convivenza, tra fede religiosa e politica la tensione sociale è destinata a lievitare. Da qui la strutturale crisi di tutti i paesi arabi e islamici.

Dovremo abituarci ai colpi di stato e alle tensioni sociali in tutta l’area araba. Proteste, colpi di stato e guerra civile. Queste sono le meditazioni che emergono dal colpo di stato in Egitto. Un paese che cerca la laicità.

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