CoGeApp un sito della Regione Veneto che serve tutta la Nazione (non si è capito il perchè) che riguarda la certificazione dei punti per la formazione del personale sanitario. Che macello!
Ordine del disordine. La vecchia gestione di Governo di sinistra, quella diretta da gente non eletta da nessuno, ha scoperto che fare gli ordini professionali consente occupazione e giro di denaro. Con la scusa di regolare il mercato, sono stati eretti degli ordine che fanno solo confusione creando una cosca professionale.
Perchè l’ordine professionale non serve a nulla? E’ semplice. Il mercato se è libero, lascia a tutti la libertà d’agire. A patto che un terapista abbia il certificato di studio e il medico la laurea (e non serve un ordine per questo) tutti possono agire sul mercato. Il cliente si preoccuperà d’accertare se il medico è laureato o si finge tale (gli manda la Guardia di Finanza in studio). A questo punto gli ordini possono anche esistere MA DEVONO ESSERE UNA SCELTA NON UN OBBLIGO.
Il terapista, l’avvocato, l’architetto che vogliono lavorare possono o se non gradito NON iscriversi da nessuna parte per offrirsi sul mercato.
Il mercato è libero e maturo se NON è necessario inscriversi all’ordine per lavorare.
E’ chiaro che ci saranno tariffe diverse; l’iscritto costerà di più del non iscritto.
Sto osservando una persona che vorrebbe entrare nel sito CoGeApp e non ci riesce nonostante sia al suo ventunesimo tentativo. Può esistere un’Italia digitale se è così immatura? Il cosiddetto “spid” funziona, non funziona, il sito, quello della regione Veneto blocca per 30 minuti se si prova ad entrare immettendo la password che non si ricorda, ah no, è l’indirizzo email, etc…. Risultato pratico sono 40 minuti che il professionista cerca d’entrare in questo carrozzone di Stato senza riuscirci. Perchè deve entrare? Seguendo un corso di formazione gli chiedono delle informazioni alle quali non ha accesso.
Possiamo abrogare l’Italia digitale che non serve a nulla?
Gli ordini del disordine? ma per cortesia, roba da Medio Evo.
Made in China? No I can’t buy it. Prof Carlini