Chi porta la mascherina di protezione dalla polmonite cinese, per strada, in Italia è appena il 10% dei passanti, quindi il virus circola 9 volte di più.
Non è un calcolo difficile, non serve la matematica, basta l’intuito.
La domanda che ci si pone è un’altra: possibile che gli italiani sono così superficiali e impreparati? Non sono bastati 140mila morti per sensibilizzare le persone a un minimo di protezione? Evidentemente così tanti decessi per virus non sono bastati, ma ciò che “non basta” è la direzione nazionale di contrasto alla pandemia.
Purtroppo un ragionamento di buon senso, necessariamente arriva sul piano politico, anche se non è questo l’obiettivo.
Ci sono degli ordini di squadra, emanati dalla Presidenza del Consiglio, per cui va MINIMIZZATA LA PERCEZIONE DEL RISCHIO PER MOTIVAZIONI ECONOMICHE.
Ad esempio, prima con 1 infetto la classe scolastica era posta in modalità formativa a distanza (detta DAD) ora ne servono 3 però lo spazio in metri quadrati della classe è sempre quello. Vuol dire moltiplicare per 3 la concreta possibilità di contagio per tutti gli allievi. Possibile che la crescita forzata (e gonfiata) del PIL passa anche sopra la diffusione degli infetti nella Scuola tra gli allievi?
Quello che manca e non sa fare il non eletto da nessuno, Mario Draghi, è stabilire l’obbligatorietà del vaccino per tutti.
I bimbi per essere iscritti in classe devono essere vaccinati, quindi ora, gli adulti in era pandemica si vaccinano tutti, chiuso!
Chi non si vaccina o si tappa in casa e non esce neppure per fare la spesa, quindi un recluso domestico, o va vaccinato oppure incarcerato.
Ovviamente va stabilita la non assistenza gratuita al non vaccinato che ricorre alle strutture sanitarie.
Su questi passaggi il “Governo” è latitante-incapace-inadeguato. Forse è saggio che il Draghi faccia il ministro anzichè il Capo del Governo non eletto da nessuno.
Ovviamente chi porta la maschera ovunque, è il più protetto, oltre ad essere vaccinato con protezione semestrale.