Cercasi disperatamente fascista possibilmente nostalgico e violento per colmare il vuoto nel PD
Cercasi disperatamente fascista, possibilmente vestito di nero e nostalgico, per colmare il vuoto di concetti nel Partito Democratico. Questo è il messaggio che si eleva dalla manifestazione di Como, in Italia, svolta oggi. La manovra è semplice. Un totale e completo vuoto di idee e concetti, si cerca di coprire cercando a destra e manca “il fascista”.
Non ha nessuna importanza che il PD importi immigrati di ogni tipo e genere per esigenze elettorali, andando a “salvarli” ovunque sia possibile. L’importante è inventarsi di sana pianta un nemico collettivo. Tale strategia ha un fine. L’obiettivo è rinsaldare le fila sfilacciate di una sinistra dove ci restano solo i nostalgici. Ecco il punto. A sinistra nello schieramento politico ci resta solo chi non ha idee. Cercasi disperatamente fascista ha un senso: la disperazione di chi ha già perso le elezioni.
Perchè la sinistra si è ridotta in queste condizioni? Certamente il rottamatore della sinistra si chiama Matteo Renzi. Un soggetto non votato da nessuno, che è riuscito a spaccare l’ex PCI oggi cosiddetto PD. Cerchiamo di capire la crisi della sinistra a cui possiamo dare un nome: assenza di idee. Ad esempio il fisco come piaga sociale.
Il PD ha scagliato contro la Nazione una versione di fisco nuova e più aggressiva. Il figlio illegittimo di questo “fisco”, si chiama Equitalia. Buona parte della rabbia degli italiani, (vedi rapporto Censis recentemente diffuso) è di origine fiscale.
Lasciando perdere il disastro fiscale cosa resta al PD? Parliamo di scuola! Un anno di scuola per 1 studente italiano nella scuola pubblica costa alla Nazione 6.500 in ogni anno. Le famiglie spendono si e no 150 euro all’anno più i libri. La lista si allunga senza fine; il Paese è allagato da immigrati clandestini e proclami sul superamento della crisi.
Renzo De Felice e la sua opera. Prof Carlini