Calexico città americana sul confine messicano dove si tocca con mano il disagio tra culture diverse. Taccuino americano 2017.
Calexico è una città “statunitense”, in California, al confine con il Messico. “Dall’altra parte” c’è Mexicali, la corrispondente parte urbana in territorio messicano. In pratica una sorta di Gorizia o Berlino spezzata a metà. Un’esperienza già vissuta in Italia come a El Paso con Ciudad Jarez.
Il motivo per cui scrivo di Calexico è che ho voluto visitare posti noti con occhi diversi. Alla luce delle nuove e giuste tendenze anti globalizzazione dell’amministrazione Trump, Calexico merita una rivisitazione.
Tutte le città americane, di ogni dimensione straripano di bandiere al vento. In questa città non ce n’è nessuna. Questo è già un segnale importante! Non è finita. Come mai ci sono così tanti rivenditori di auto? La concentrazione di concessionarie auto è veramente impressionante. Solitamente si alternano, nella main steet società d’assicurazione auto per andare in Messico e concessionarie. A queste attività si aggiungano gli uffici per pagare le tasse. Perchè questa monotonia?
In tutta onestà, visitando Calexico, mi sono vergognato. Una sensazione di disagio mai vissuta o percepita in alcuna città di confine statunitense.
Dopo una visita a Calexico si comprende come e perchè la globalizzazione sia fallita. L’integrazione tra razze è stata sofferta ma non realizzata se non parzialmente e in forme ancora immature. E’ chiaro che alla presidenza degli Stati Uniti sia stato eletto un Donald Trump, non poteva essere diversamente.
Peccato che a Calexico non ci passi nessun “giornalista” della Cnn o della stampa liberal.
Made in China? No I can’t buy it. Prof Carlini