Sfogliando copie del Sole 24 Ore trovo quella del 25 giugno. In quella data l’Occidente è costernato dal successo della Brexit. Che strano! Come mai nessuno ha saputo prevedere? Sicuramente c’è stata una demonizzazione verso la Brexit. In effetti la democratica globalizzazione non ammette critiche.
In realtà non è solo l’epoca globalizzata incapace di autocritica. Più nel piccolo ho trovato imprenditori incapaci di una stabilità di pensiero. Non solo, ma anche il Parkinson italiano, istericamente scatenato contro nuove idee! L’isteria e l’assenza di un senso di autocitica è la dominante di questi tempi. Credo che la crisi sia iniziata con il nuovo secolo.
In Italia chi si è accorto che il Primo ministro non è stato votato? Si chiama colpo di stato in bianco. Però nessuno ne è cosciente.
In questo quadro “culturale”, sfoglio il Sole 24 Ore. Mamma mia! Pagine e pagine apocalittiche. Ma chi è la gente che scrive sul quotidiano? E SOPRATUTTO IL GIORNALE DOVREBBE INFORMARE, NON INDOTTRINARE. Perchè ogni articolo scritto demonizza Brexit? Al contrario dovrebbe raccontare, spiegare e analizzare. Questo il Sole 24 Ore non lo sa fare.
La modestia nella direzione del quotiano economico, rispecchia la povertà dell’attuale classe imprenditoriale, già discussa in altri studi. Non solo, ma è anche la stessa già vissuta nel mondo del Parkinson italiano. Gente che strilla con il libretto della verità sotto il braccio. Sembra d’essere tornati ai tempi della rivoluzione culturale cinese.
Brexit e Donald Trump sono delle risposte. Risposte a un mondo che non sta in piedi. Un mondo che non considera 1 disoccupato un’offesa. Anzi non gliene importa nulla. La Gran Bretagna si è voluta staccare da un mare d’immigrazione. Il voto inglese ha dimostrato che è meglio essere britannici che europei. Il problema non si trova in Inghilterra ma in Europa.
Eppure nessuno riesce a ribaltare quello che pensa.
Evviva la Brexit come schiaffo a un mondo monotono.
Made in China? No I can’t buy it. Prof Carlini