Brexit e nazionalità sono da considerare causa e l’effetto. Troppo rapidamente, in epoca globalizzata, ci si è voluti dimenticare del concetto di Nazione. Concetto rispolverato per risolvere la crisi subprime. A dispetto della globalizzazione e di ogni crisi, lo Stato resta un punto di riferimento. Aver voluto “unire” gli europei sul piano economico anzichè quello politico, ha rappresentato il fallimento della Ue.
Brexit e nazionalità significa che la democrazia torna a confermarsi in Occidente. . Oggettivamente oltre la democrazia c’è anche la religione cristina che ci unisce a dispetto della Ue che non l’ha considerata. Quindi in Europa abbiamo sicuramente politica e religione in comune. Sul piano economico, quindi finanziario e industriale, si può parlare d’integrazione, ma non di un effetto unificante. Ovviamente l’Europa non esiste sul piano linguistico. Manca l’integrazione scolastica e nelle istituzioni. E’ completamente assente la forma politica europea se non limitata al concetto di democrazia.
In una situazione di questo genere Brexit e nazionalità significa il ritorno alla migliore tradizione europea.
Va svolta anche un’ulteriore precisazione.
In era globalizzata si è appositamente voluto dimenticare la diversità che sussiste tra culture e razze. Il rispetto dovuto a tutti (se reciproco) non esclude la diversità. Essere britannici non vuol dire essere anche italiani. Perché questa verità plurisecolare oggi è dimenticata?