Bonanate e La crisi però non quella del titolo del suo libro, la crisi del lettore avendo scoperto, a pagina 72 sulle 172 del saggio la natura anti-americana dell’autore. In questo caso invece il lettore è un americanista puro e per la precisione persuaso che il neo-realismo americano sia corretto. Di cosa stiamo discutendo?
Il libro La crisi, già qui commentato in due occasioni, si svela a pagina 72 ovvero, successivi a una serie di ragionamenti (una specie di partita a tennis che hanno costretto il lettore a seguire l’autore in un logorroico ragionamento) si giunge finalmente al punto; un’aperta critica alla politica americana rea di credere nella democrazia anche non a casa loro. Chiarendo il concetto per punti:
- ci sono 2 dottrine di riferimento nel pensiero politico internazionale successive alla seconda guerra mondiale, il realismo classico e il neo-realismo!
- ovviamente le 2 Teorie offrono una visione del mondo e delle strategie di comportamento che ne conseguono;
- nel realismo classico il punto di riferimento dottrinale ruota intorno al pessimismo e realismo di Hans Joachim Morgenthau, (1904-1980) politologo e giurista tedesco-americano;
- il neo-realismo classico emerge invece nel 1979 con Kenneth Waltz (allievo di Morgenthau) autore del libro: Teoria di politica internazionale;
- la visione classica della Teoria, nel suo pessimismo-realismo accetta qualsiasi alleanza (anche con dittatori come Saddam Hussein) pur di difendersi. Questa Teoria pre-suppone che il mondo sia un luogo pericoloso dove spesso è saggio aprire trattative.
- la versione neo-realista parte dal presupposto che la democrazia è la migliore forma di governo possibile tanto che si è disposti a lottare per imporla bombardano, se necessario, i dittatori. Un atteggiamento di questo tipo da parte degli Stati Uniti, autorizza Israele ad inserirsi sulla stessa via (è ciò che afferma l’autore del libro “La Crisi” quando in realtà lo Stato israeliano si sta solo difendendo!)
La grande distanza tra il lettore e il prof Bonanate si scava quando critica gli Stati Uniti rei della loro eccezionalità; ma gli Stati Uniti (e io ci vivo e insegno quindi lo posso affermare) sono eccezionali! Perchè gli americani sono diversi dagli europei? E’ semplice, la domenica quando vado a messa vedo mamme con 5 figli, sia americane sia ispaniche. In Europa non mi è concesso d’osservare lo stesso. L’unico Paese dove riesco a vedere altri nuclei familiari su quest’ordine è in Israele.
Gli Stati Uniti e Israele sono determinati a scrivere la Storia, l’Europa no.
Bonanate e La crisi, si ma quella del lettore! Quant’è noioso e monotono essere anti americani, quasi scontato.
Illuminismo e critica 2. Prof Carlini