Bellagio e le nuove formule aggressive di marketing. Taccuino americano 2017.
Bellagio è anche il nome di un famoso albergo di Las Vegas. Chiaramente dal nome emerge l’idea d’Italia abbondantemente presente nella città giocattolo statunitense. Gli altri riferimenti sono per Venezia e il Caesar Palace, ben in tutto 3 dedicati all’italianità.
L’albergo ovviamente vende un servizio ben preciso: affitta camere. Nello svolgere l’attività primaria, in realtà il Bellagio si affida a politiche di marketing non connesse alla missione. Il riferimento è su un giardino d’inverno che fa scuola nel campo del florivivasimo mondiale. Non solo, anche a spettacolari giochi d’acqua che attirano ogni tipologia di turista. Godendo di un’ampia quanto estesa vasca-piscina, l’albergo può permettersi giochi d’acqua molto vistosi.
In questo spunto di riflessione seguono molte foto per illustrare meglio il livello di presenza di marketing. Si vorrebbe, con questo documento esortare le imprese italiane a seguire lo stesso esempio. Stiamo parlando di qualcosa che si può definire spettacolarizzazione della vendita.
In realtà dopo aver studiato l’esempio qui presentato non riesco più ad immiginare il marketing privo di spettacolo. Che sia diventato un giocoliere? Ricordo la critica che subii da un imprenditore del settore siderurgico. Severamente mi reguidì spiegando che la siderurgia è un affare serio che non si può confondere con il gioco. Il ragionamento era di rendere partecipe il consumatore al bene per farlo comprare di più.
Ebbene oggi non è più concepibile una campagna di marketing che non coinvolga il cliente o passante. Per concretizzare questo “miracolo” serve lo spettacolo!