Altre cause segue a ruota quanto appena pubblicato precedente a questo studio. Nella successione delle analisi pubblicate, ormai si è giunti sull’orlo dello scontro civile, quindi a seguire verranno descritte battaglie, tranelli, attacchi e difese.
Il vero motivo per cui questo studio è iniziato è però un altro.
Nella Guerra civile americana si sperimentano delle tecniche comunicative e di battaglia che saranno riprese nella prima e seconda guerra mondiale.
In pratica per comprendere il Novecento serve recuperare un’esperienza di guerra civile che la storia ha distrattamente annotato.
Chiarite le prospettive di quest’impegno didattico, ora qui descritte le altre cause, quelle finali, propedeutiche alla guerra civile.
Punto primo: il Sud votò contro, al Congresso, alla concessione gratuita di poderi ed ettari di terreno ai nuovi immigrati o coloni provenienti dalla costa atlantica. Il motivo fu semplice: troppi immigrati europei crearono concorrenza allo schiavismo e non accettarono le regole schiaviste nei rispettivi territori. Non solo, nuovi Territori organizzati fuori dallo schiavismo occuparono quel terreno che i sudisti avrebbero voluto coltivare. In gergo tecnico la questione dei poderi gratuiti fu definita come homestead Act.
E’ “curioso” che in uno spazio immenso, quasi 10 milioni di chilometri quadrati, il Sud e il Nord litighino per aree da coltivare. In effetti i deserti dei nuovi Territori ottenuti dal Messico come il futuro New Mexico, l’Arizona e la California del sud sono poco ospitali per le coltivazioni estensive (c’è molto deserto). Però il Sud si era aggiudicato come sudista e schiavista il Texas! Insomma a ben guadare gli spazi di buona volontà ci sarebbero stati con ampi margini.
Punto secondo: collegato al primo, c’è stata ostilità al Congresso da parte del Sud ad istituire scuole gratuite per gli immigrati. Scuole che non insegnino solo a leggere e scrivere, ma in particolare agraria per valorizzare meglio il terreno.
Terzo punto: le spese pubbliche. Nel dettaglio il Nord avrebbe voluto migliorare la navigazione sui laghi del Nord Ovest; un progetto già bloccato con veto dal presidente sudista Buchanan. Il Sud in quel 1860 fu ancora nuovamente ostile al progetto per due motivi. Quello di facciata, in base al principio dell’autonomia degli Stati ostili alle spese federali per lavori pubblici. In realtà il Sud temeva che il porto di New York avrebbe sostituito il traffico commerciale lungo il fiume Mississippi basato su New Orleans.
Ancora sul terzo punto, il presidente Buchanan annunciò il suo secondo veto confermando che ogni Stato avrebbe dovuto provvedere alle spese per opere pubbliche non l’Unione nel suo complesso, in conformità alle tesi calhouniane sui diritti degli Stati.
Considerato che l’elevazione delle tasse avrebbe coinvolto anche gli Stati del Nord, questi s’opposero e il progetto naufragò nuovamente. Come si vede il fallimento non fu solo per i sudisti ma per entrambi; chi teme la concorrenza (comprensibile) chi maggiori tasse in cambio di lavori pubblici (meno comprensibile) il tutto portò allo scontro militare.
Made in China? No I can’t buy it. Prof Carlini