Tre alberi a testa per ogni residente: Toronto
Toronto si caratterizza, nel panorama delle grandi metropoli occidentali, per i suoi progetti e stili di pianificazione del “sistema verde urbano” tanto da fare scuola nella cultura del rapporto tra città ed ecosistema. Ne sono un esempio il sistema di organizzazione dei parchi a seconda dell’utilizzo che ne possono fare gli abitanti. Infatti specificatamente per i residenti, che si muovono a piedi, sono state studiate delle soluzioni diverse da chi proviene dalla periferia nel godere del verde cittadino. Come contorno a questa ricca classificazione del concetto di parco urbano, ci sono 7 milioni di alberi a favore di 2,5 di residenti. Per completezza d’informazione va anche detto come, a titolo di contraddizione con un acuto senso ecologico, il sindaco di Toronto, si è già espresso sui danni ai privati, causati dalla caduta di alberi pubblici nel senso di lasciarli a carico del singolo. Non tutto è sempre perfetto, anche considerando le frequenti tempeste che s’accaniscono sulla città. Controsensi nella metropoli più ecologica e verde del nordamerica.
Nei vasti spazi verdi, che arredano la metropoli più italiana fuori dal nostro paese (il 40% della popolazione residente di Toronto è d’origine italiana) quanto colpisce, tra le tante cose, è l’invito a “calpestare l’erba”. Qui il verde, il parco, l’aiuola, il giardino non sono aree ristrette e delimitate per la sola contemplazione, ma luoghi che vanno vissuti sedendoci sopra, togliendo le scarpe al margine del confine “verde” del prato, e quindi pregare, mangiare, scherzare, conoscersi e sposarsi. Del resto tutto il Canada è terra “vissuta in punta di piedi” dai suoi pochissimi abitanti, in relazione alle zone estese, di cui dispone.
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Termini di confronto
Paese/continente superficie in kmq popolazione densità abitanti per kmq
Canada 9,9 milioni 32,3 milioni 3,2
USA 9,6 milioni 300,2 milioni 31,27
Europa 10,1 milioni 698,1 milioni 69
Va anche considerato come un’ampia parte del Canada sia poco o per nulla abitata, ma ciò non modifica quel bisogno di rispetto verso il paesaggio naturale, che esprime un assetto culturale tipico di queste latitudini (dalla Penisola Scandinava, all’Islanda per finire con il Canada).
(dati rilevati da una ricerca internet attraverso il sito Wikipedia)
Comunque l’organizzazione di un Ente che sappia progettare e gestire il paesaggio, nei termini del verde urbano a Toronto è una conquista recente, in quanto risale al 2005 (ottimo è il sito che descrive ogni particolare, percorsi ed accessi al complesso verde della città: www.toronto.ca/parks)
Precedentemente, il Department of Parks and Recreation era inglobato nel Toronto Economic Development and Culture Division e prima ancora, nel 1998, il Dipartimento era noto come Metro Toronto Parks and Culture. Il bisogno di aprire una Divisione dell’amministrazione municipale specializzata nella gestione del verde urbano, risponde ad un preciso programma politico, per cui qui si diventa o si perde la carica a Sindaco, a seconda del tipo di progetto che si offre agli elettori.
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Il Dipartimento Parchi, foreste e intrattenimento della città di Toronto sovraintende ai seguenti compiti:
– progetta, realizza e provvede al mantenimento di tutti i parchi ed aree verdi della città;
– gestisce e controlla le spiagge della città inclusa l’isola di Toronto che è organizzata a parco;
– pianta e provvede al mantenimento dei 3 milioni di alberi pubblici della città;
– progetta e gestisce attività ricreative come piscine (non in ambito scolastico), campi da tennis e da golf, impianti d’intrattenimento per bimbi;
– progetta e realizza iniziative ricreative;
– gestisce il servizio di traghetti da e per l’isola di Toronto (sul piano urbanistico la città si sviluppa anche su 18 isole, poco edificate ed a traffico interdetto, che integrano e completano il tessuto della città)
I grandi parchi della città sono:
a) Morningside Park
b) Glen Rouge Park and stables
c) Parks along the Humber River
d) Sunnybrook Park and stables
e) Forest Valley Outdoor Education Center;
f) High Park
g) Allan Gardens
Alle aree verdi a parco seguono, nella competenza del Dipartimento e per il piacere dei residenti i porticcioli pubblici e privati che si affacciano sul lago Ontario che sono:
a) Bluffer’s Park Marina
b) Ashbridge’s Bay Marina
c) Lesile Spit Marina
d) Centre Island Marina
e) Mugg’s Island Marina – struttura privata ma aperta al pubblico
f) South Island Marina
g) Algonquin Island Marina
h) Ontario Place Marina
i) Humber bay Park Marina
l) Colonel Samuel Smith Park Marina
(dati provenienti dal Municipio di Toronto e desumibili dal sito del Dipartimento)
Al fine di permettere la comprensione del sistema di verde urbano della città di Toronto, lo studio parte da un’intervista a due alti funzionari del Dipartimento: Arthur Beauregard nel suo ruolo di Direttore Esecutivo del Toronto Parks & Trees Foundation ed il Signor Bernard Oeltjen che è uno dei progettisti per aree verdi del “Toronto Parks, Forestry and Recreation”.
Domanda: grazie per aver concesso quest’intervista ad ACER potete descriverci l’estensione in kmq delle aree verdi della città di Toronto?
Oeltjen: La città di Toronto occupa una superficie di 635 kmq ed ha dedicato 15.153 ettari allo spazio verde arredato per la popolazione come “open space”, quindi a parco di ampie dimensioni ed ulteriori 7.390 ettari per aree più delimitate, all’interno della città, che potremmo definire più specificatamente a giardino. Complessivamente si tratta del 11,64 % pari a 73,9 kmq
Domanda: quanti sono i residenti della città di Toronto?
Oeltjen: strettamente come città ci sono 2,5 milioni di residenti, ma includendo le aree vicine che incidono sul centro urbano specie nel week end come utilizzo delle aree verdi, sono quasi 10 milioni di persone.
Domanda: Se a New York la municipalità ha disposto un diverso livello di tassazione per chi si affaccia su un’area verde, perché beneficia di un servizio, ed a Chicago il sindaco è fortemente impegnato nella ricerca di sponsor per garantire il verde urbano, a Toronto come siete organizzati. In pratica avete un sistema o vi adeguate di volta in volta alle diverse necessità?
Oeltjen: Abbiamo anche noi un sistema. Per metà delle nostre aree verdi provvede direttamente la municipalità. La restante parte è a cura del sistema scolastico, che attraverso le scuole (soprattutto quelle cattoliche e pubbliche) ha incluso nei suoi compiti quello della manutenzione di parchi e giardini disposti nelle vicinanze. Altri importanti partner nella gestione del verde urbano sono l’Università di Toronto, i collegi, gli ospedali, relativamente alla loro ristretta area di competenza, lo Zoo, club privati, centri per il golf e le gestioni cimiteriali. Va ricordato quanto nella mentalità anglosassone, il cimitero sia un’area a parco, inteso nei termini di “rimembranza” più che zona ristretta e dedicata al solo lutto e compianto dei cari scomparsi. Quindi da noi si va “al cimitero” per uno spuntino all’aperto e ciò traduce il luogo in parco e giardino. Se questo è vero, allora l’amministrazione cimiteriale contribuisce alla gestione del landscape urbano a verde. Per quanto riguarda la scelta dell’amministrazione di New York di far pagare in maggiori tasse ai contribuenti la vista su parchi e giardini dalle loro proprietà, secondo me il pensiero non è corretto. E’ la maggiore valutazione dell’immobile, derivante dalla vista sul parco e giardino, che include un livello di tasse locali nella compravendita ad incidere più che una “tassa verde” da versare ogni anno per i residenti. Comunque io non conosco le metodiche di gestione del verde da parte della municipalità di New York e quindi mi rimetto a quanto mi dice Lei adesso.
Domanda: Se New York City ha censito l’anno scorso 500.000 alberi come parte del suo programma di arredo urbano, a Toronto quali parametri utilizzate?
Oeltjen: Il sistema parchi di Toronto ha due punti di riferimento: i parchi intesi come grandi aree, che noi chiamiamo city wide ed i piccoli giardini di quartiere detti local parkland.
Domanda: perdonatemi l’interruzione alla vostra risposta, potete spiegarmi meglio il concetto di city wide park?
Oeltjen: per city wide parkland ( ampio parco cittadino) s’intende servire coloro che non vivono Toronto, avendo la rispettiva residenza nei sobborghi. Il city wide park rappresenta una vasta area, la cui estensione è di diversi ettari percorribili solo a piedi. Questo tipo di parco ha 2 diverse tipologie: uno che chiamiamo district parks e l’altro city parks. La differenza tra i due consiste nell’estensione territoriale. Entrambi offrono attività ricreative, ma i primi sono più estesi dei secondi.
Diverso è il concetto dei local parkland che rappresentano piccole aree verdi di sfogo alla vita cittadina, da raggiungere a piedi, anziché con l’uso di mezzi privati. Abbiamo concepito la città in modo tale da offrire, nell’ambito del quartiere, delle isole di relax verde, dentro il tessuto cittadino. Si tratta di piccole basi d’appoggio di benessere strutturate in pochi ettari, destinate ai 2,5 milioni di residenti e non per coloro che lavorano e transitano per Toronto. Per questi ultimi ci sono le grandi aree verdi, appunto i city wide park perché, dovendo comunque prendere l’autovettura per entrare in città, tanto vale proseguire e raggiungere queste aree. In pratica abbiamo impostato l’arredo urbano a verde su due livelli, ma interconnessi tra di loro, offrendo una scelta alla cittadinanza, che può optare per l’uno o l’altro o contemporaneamente a seconda del suo domicilio. Capisco quanto questa strategia possa apparire in sè per sè semplicistica, ma noi ne siamo orgogliosi e ci pone, considerando l’intervento della cittadinanza, attraverso scuole, università, enti privati e pubblici, nella gestione del verde urbano, ai primi posti nel mondo.
Completando il panorama dell’organizzazione dei parchi cittadini, ci sono infine i parkettes, ovvero aree ricreative più piccole dotate di un livello di confort minimo (panchine ed illuminazione, fontanelle e viottoli) ma senza attività ricreative attive. Il concetto di attivo/passivo nell’intrattenimento, in ambito di parco urbano, deriva sia dalla presenza di piscine, che da un livello di ristorazione completo quindi campi per sport e aree da picnic.
Il costo di gestione di 1 ettaro di verde urbano, che in nord america è di 16.000/18.000 dollari US all’anno, oggi grazie all’intervento del privato (inteso in questo anche l’apporto delle scuole) abbassa questa media su profili da 9.000/14.000 dollari US. Da noi, specie in Canada, questo risparmio non è incamerato nuovamente nelle casse municipali per altre spese, ma ulteriormente investito in aree verdi nel tessuto metropolitano. Ecco perché noi abbiamo percentualmente più verde delle altre città. L’intervento del privato abbassa i costi.
Ho letto sulla vostra rivista, ACER che trovo qui nella Biblioteca universitaria, facoltà di Architettura, dell’esperienza di Chicago, che credo abbia scritto proprio lei, per la ricerca di fondi privati da investire in verde finalizzato a benessere pubblico ed aree di business. Certamente, anche la strada che ha scelto il sindaco di Chicago è un percorso valido quanto il nostro (del re-investimento da risparmi grazie all’aiuto del privato) per assicurare superfici di arredo a verde urbano sempre più estese nelle città.
Ma tornando alla sua domanda iniziale su quanti alberi abbiamo in questa città, le comunico ufficialmente che rispetto ai 500.000 di New York city noi ne abbiamo 3 milioni. Ma attenzione il censimento a cui mi riferisco riguarda quelli pubblici non i privati di cui non abbiamo misura esatta, ma che stimiamo in almeno 4 milioni. A conti fatti è facile pensare che ci siano più di 3 alberi a testa per ogni cittadino residente e poco meno di uno ogni canadese che vive nella zona.
Con 7 milioni circa di alberi siamo una città verde!
Beauregard: ad integrazione di quanto detto sottolineo gli ordini di grandezza tra le diverse tipologie di parco che abbiamo organizzato nella città di Toronto. I City-wide parkland contano per 5.654 ettari suddivisi tra un 14% di district parks (1.034 ettari) ed il 62,5% di city parks (4.620 ettari) Il local parkland è strutturato su 1.740 ettari considerando il 20% di local parks (1.480 ettari) ed il 3,5% di parkettes (piccole aiuole per 260 ettari)
Domanda: a Buffalo, in una pari intervista, il vostro collega che dirige il locale dipartimento parchi e forestazione, mi ha spiegato come il loro progetto per parchi ed aree verdi rispetti la tipologia dei cittadini che dovrebbero beneficiarne. Così, ad esempio, in un quartiere di colore o di nativi ci sono scelte di piante, fontane e spazi diversi da quelli richiesti da single. Anche voi avete un profilo sociologico nel disegno dei parchi cittadini?
Oeltjen: ho letto anche questo suo studio in bozza, ma attenzione, noi siamo canadesi non statunitensi e mi spiego. La nostra più recente norma sull’immigrazione prevede che dopo 3 anni di residenza permanente, un forestiero possa diventare, se lo vuole, cittadino canadese. Ciò comporta una società molto più mixata tra razze di quella statunitense o europea (da voi mi pare servono 10 anni per tentare d’ottenere la titolarità di diritti civili di voto ed eleggibilità) per cui l’ispanico o l’asiatico o colui di colore che negli USA sono ancora una “razza” da noi sono “canadesi” e questo vale per l’indù, il pakistano ed i cinesi ad esempio. So che molti sono a favore del modello statunitense, per cui prima di tutto si è americani e poi forse irlandesi, come di Taiwan, o colombiani, ma noi, avendo abbassato a soli 3 anni il periodo di attesa per la cittadinanza, accettiamo che si sia prima di tutto persone integrabili, poi della nazionalità d’origine ed infine, di conseguenza canadesi. Da questa impostazione deriva anche un diverso modo di “fare città” e le nostre aree verdi non sono dedicate al gruppo razziale o per età dei cittadini che vivono nelle vicinanze ma indiscriminatamente per tutti. Ci piace poi avere l’apporto delle singole culture nella costruzione delle città che tutti viviamo.
Domanda: qual è il costo che la municipalità sostiene ogni anno per mantenere 22.500 ettari di verde pubblico urbano?
Oeltjen: Il budget 2007 per il dipartimento Parchi e Foreste della città di Toronto è di 303,4 milioni di dollari canadesi (cambio 1,41 con l’euro a luglio 2007) di cui effettivi 226,2 (la differenza consiste nelle spese fisse e correnti come per esempio l’affitto per le diverse strutture che ospitano le attività ricreative) Le voci più importanti sono:
Domanda: quali tipi di alberi, erba e fiori usate per arredare i parchi ed i giardini?
Beauregard: Usiamo un mix tra alberi, cespugli e fiori che sono originari dell’Ontario. Per quanto riguarda quest’ultimi, si tratta di fiori sia stagionali che perenni, in centinaia di varietà appositamente coltivate in serra da garden privati. Quantificando il numero di piantine interrate nei diversi parchi cittadini, superiamo il milione in ogni anno. Per le diverse varietà utilizzate è possibile consultare il sito www.stokeseeds.com/cgi-bin/StokesSeeds.storefront di un nostro fornitore calcolando che sicuramente il 75% di quanto indicato è impiegato annualmente. Si tratta di begonie e petunie per i fiori. Nel passato si fece un largo uso di piante tropicali quali palme e “ctotons” che oggi sono meno diffuse. Ora, in luogo delle tropicali usiamo la lantana, l’hibiscus la fucsia e la dracena. Il tempo in cui vengono collocate nelle aree verdi è da metà maggio a fine ottobre. In primavera, esponiamo “pansé” e fiori da bulbo (tulipani, giacinti etc..) In autunno, ruotiamo con crisantemi e cavoli ornamentali. Quest’ultimi possono resistere a temperature molto fredde, mantenendosi belli fino a dicembre. Nei mesi invernali, essendo troppo freddo per la sopravvivenza delle piante, queste sono ancora esposte al pubblico nelle grandi aree commerciali sotterranee di cui la città è ampiamente dotata. Il periodo di punta nell’esposizione invernale è a Natale e Pasqua. In queste aree coperte vengono seminati bulbi ed altre piante ornamentali stagionali da gennaio fino a marzo. E’ abitudine per il nostro Dipartimento consentire ai giardinieri un’intensa ricerca nell’ambito d’innesti incrementando sia la produzione che le fantasie dei fiori.
Per una descrizione completa relativa ai tipi di alberi adoperati dal Municipio di Toronto è possibile consultare il sito www.toronto.ca/trees/pdfs/FreeTree_Final.pdf mentre relativamente al rimboschimento, cespugli, piante rampicanti e fiori di campo, abbiamo predisposto un altro sito www.toronto.ca/trees/ravines.htm
Domanda: quando l’attuale sindaco è stato nominato aveva nella sua piattaforma elettorale un programma specifico per il verde urbano?
Oeltjen: Sono un funzionario del Municipio di Toronto, vorrei non impegnarmi in valutazioni di carattere politico. Ogni dettaglio del piano di governo dell’attuale sindaco è contenuto nel www.toronto.ca/mayor_miller/pdf/miller_platform_webed_screen.pdf dove è previsto uno specifico piano verde per Toronto.
Domanda: sapete quanti voti ha ottenuto il Sindaco Miller nella sua elezione e se è definibile di destra, sinistra o centro, laddove questi termini abbiano un senso per voi?
Oeltjen: non so quanti voti abbia avuto ed in merito alle inclinazioni politiche la stampa lo giudica generalmente di centro
Domanda: mi potete parlare del futuro? Come immaginate la vostra città a 18 mesi a 2 e 5 anni?
Oeltjen: Lo sviluppo del piano parchi per la città di Toronto si è concluso alla fine del 2006 come era nei programmi del Sindaco Miller. Il futuro è nei programmi della prossima elezione, che si guadagnerà cosi i voti per governare. Certamente il landscape della città è oggetto di selezione dei partiti durante le elezioni municipali.
Domanda: il bilancio pubblico per la gestione del verde urbano gode di donazioni da parte dei privati?
Oeltjen: le donazioni sono sempre sollecitate da parte del Municipio per specifici progetti sui parchi attraverso l’apposita fondazione: Toronto Parks and Trees Foundation. Oltre a ciò, abbiamo anche uno specifico progetto di raccolta fondi dai privati per investire su singoli alberi affinché ci sia un’identificazione tra cittadino ed il suo ambiente urbano.
Beauregard: Il programma di identificazione tra cittadino ed alberi a Toronto è basato su una fondazione www.toronto.ca/parks/commemorative_tree_bench.htm#info che prevede la possibilità d’avere un proprio albero con targa commemorativa e nominativa al costo di 642 dollari canadesi. La manutenzione e pulizia delle targhe e degli alberi è a carico del Dipartimento. Ora lei mi dirà: ecco svelato il segreto per avere 7 milioni di alberi in una città di 2 milioni e mezzo di residenti!