Adam Smith (1723-1790) potenza e limite del suo pensiero economico

Adam Smith (1723-1790) potenza e limite del suo pensiero economico. Studio numero 9 di riepilogo dal testo di Economia politica scritto da Stefano Zamagni.

Adam Smith scrisse 2 libri. Nel 1759 La teoria dei sentimenti morali e nel 1776 (anno della caduta di Turgot dal governo francese) il suo più famoso. RICERCA SULLA NATURA E LE CAUSE DELLA RICCHEZZA DELLE NAZIONI. Questo testo rappresenta uno dei fondamenti della cultura Occidentale.

La Ricerca non riguarda solo l’economia esprimendo una sistemazione filosofica del pensiero Occidentale. Secondo l’autore scozzese il progresso non dipende dalla benevolenza del panettiere. Si ripende, in questo modo, il pensiero di B. Madeville del 1714 già mercantilista nel celebre libro LA FAVOLA DELLE API: OVVERO VIZI PRIVATI, PUBBLICHE VIRTU’.

Ai fini del pensiero economico, Adam Smith formulò la prima TEORIA DEL VALORE considerando il valore delle merci pari al lavoro incorporato in esse. Quindi se cacciare un castoro richiede il doppio del lavoro di un cervo, la pelle e carne del primo costerà il doppio del secondo.

La TEORIA DEL VALORE di Smith funziona finchè il mercato è semplice, ovvero i lavoratori possiedono i mezzi di produzione. Quando il mercato evolve da semplice a capitalista (dove il possesso dei beni di produzione è di altri) la teoria di Smith si ferma. Lo stop a Smith è clamoroso.

la Teoria del valore dell’autore scozzese in realtà è una TEORIA DELLA SOMMA. Per Smith nel prezzo di vendita si somma il salario e la rendita (agricoltura) o il profitto (industria). In questa costruzione si distinguono 3 concetti:

  • il prezzo naturale che si distingue da quello di mercato. Va però considerato come il secondo tenderà sempre al primo;
  • come il prezzo non sia determinato dalla domanda ma dai costi di produzione (ovvero dall’offerta);
  • infine il rapporto tra i prezzi e la quantità di lavoro incorporato nelle merci, funziona solo se tutte le diverse manifatture hanno lo stesso capitale investito per lavoratore. Questo non è vero ed è qui che si frantuma la Teoria della somma (valore) di Smith.

Per uscire dall’impasse servirà un altro economista: Ricardo. Per la precisione serviranno altre 2 teorie:

a) TEORIA DEL VALORE LAVORO

b) TEORIA VALORE UTILITA’

Un ultimo concetto per concludere il pensiero di Adam Smith. LA PRODUZIONE E I VOLUMI CRESCONO GRAZIE ALLA DIVISIONE DEL LAVORO MA E’ L’ACCUMULAZIONE DI CAPITALE AD ALIMENTARE IL MECCANISMO.

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