11 settembre del 2001, una data nota a tutti provocando lutto in Occidente ed entusiamo nel mondo islamico. Due facce dello stesso evento vissute in forma completamente diversa. E’ vero, c’è una parte non ultranzista nel mondo islamico, ma è minoritaria o non controlla i propri figli.
Relativamente al fenomeno noto come “globalizzazione”, va rilevato un fatto curioso. L’11 settembre cambia la sensibilità della popolazione Occidentale verso il mondo, tanto che esordisce in piccole guerre ancora in corso. Lo stesso novembre 2001 gli Usa presentano la Cina al Wto come partner d’affari. In pratica la globalizzazione nasce a tutti gli effetti con novembre 2001. L’era globalizzata contiene però nella sua orgine una contraddizione. Sia la voglia di unire il mondo, che in contemporanea, un cambio di mentalità non prevedibile.
In effetti l’uso/abuso del web rappresenta un successo della globalizzazione destinato però al ridimensionamento. Come tutti i boom nel consumo subisce un’impennata per poi stufare. Lo stesso e-commerce non riesce ad andare oltre il 20% del totale, perchè per vendere serve un rapporto umano. Si al biglietto d’aereo comprato mezzo il web ma il food, le coperte, gli abiti sono articoli che vanno provati. Ecco che finalmente troviamo dei limiti oltre il quale il web non prosegue.
La data 11 settembre indica uno spartiacque nella storia. Fu così per il 6 giugno 1944 (sbarco in Normandia). Lo stesso spartiacuque nella storia fu per il 7 dicembre 1941, con l’attacco a Pearl Harbour. E’ curioso notare come morirono meno di 3mila americani sia a Pearl Harbour sia nelle Torri Gemelle.
Concludendo la globalizzazione e con essa l’Unione Europea e la moneta unica sono morti. Cosa cosa aspettarci dal futuro? Certamente la Brexit e la Presidenza Trump trovano motivo e origine dal cambio di mentalità che l’11 settembre impose al mondo Occidentale.
Made in China? No I can’t buy it. Prof Carlini