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Voto elettronico fasullo, ecco una motivazione forse non condivisibile

by Giovanni Carlini
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Voto elettronico fasullo, ecco una motivazione forse non condivisibile.

Voto elettronico fasullo, perchè? E’ semplice. Oltre alla mancata preparazione sia del personale ai seggi che “tecnico” dalla società Manpower, ci sono aspetti specifici da considerare. Quando un voto NON è verificabile perchè manca il cartaceo, è sempre fasullo. La dematerializzazione deve conoscere un limite oltre il quale non è possibile proseguire. Un voto (per fortuna regionale) che NON è verificabile e riscontrabile scheda per scheda, è fallace dall’inizio.

Quali sono le riforme sul voto che si attendono? Certamente il voto postale, ma basato sempre su una cartolina postale! Tutto quello che resta non riscontrabile, non è accettabile in una democrazia. Queste valutazioni negative verso il voto elettronico, NON INFICIANO AFFATTO LA VALIDITA’ E OPPORTUNITA’ DEL REFERENDUM!

Ne consegue che nel concetto di voto elettronico fasullo vanno distinti 2 concetti. La validità e opportunità del referendum dalla procedura tecnica. Quest’ultima è completamente assurda. Il personale ai seggi non è stato preventivamente preparato. Quello “tecnico”, fornito dalla società Manpower, non è stato formato. Si forma così un cortocircuito che purtroppo inficia un fatto sano e corretto: il referendum!

Il referendum è atto di democrazia. Sacrosanto ogni evento di consultazione elettorale. L’Italia è gravemente deficitaria sotto questo punto di vista. Infatti ci si chiede se in effetti abbiamo un sistema democratico nel Paese. Il riferimento è al primo colpo di stato del 2011 commesso dal Napolitano a favore del Renzi. Quest’ultimo non eletto mai da nessuno. Quindi altro colpo di stato il 4 dicembre 2016 a favore dell’On. Gentiloni in un governo d’attesa nazionale. La somma dei 2 fatti pone in discussione il valore della democrazia in Italia. Non è finita. Ci sono problemi anche nel rapporto tra cittadino e il fisco, compromesso con la politica. Ci si riferisce al reato di riciclaggio estensibile a tutti i cittadini. Questi argomenti però sono sul piano nazionale.

Specificatamente sul referendum lombardo, sorge la domanda: ma chi ha organizzato un evento elettorale così male? Nessuno osi paragonare la scemata lombarda con il sistema elettorale statunitense. Negli Usa al voto elettronico si somma quello cartaceo (scheda) da scrutinare. Subito viene utilizzato il voto elettronico per poi essere validato dal successivo spoglio. Chi si ricorda la votazione di Bush in Florida che ha richiesto un anno e mezzo di spoglio delle schede?

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sara Di Bona 24 Ottobre 2017 - 21:22

il voto elettronico non garantisce la segretezza, perchè non è privo di ogni riferimento a chi lo ha espresso. Inoltre non mancherebbero frodi ed errori di cui nessuno si accorgerebbe.Le organizzazioni pubbliche o private, a cui verrebbero affidate le procedure elettorali, agirebbero nell’ interesse del governo uscente, sul quale contano per futuri appalti, nel caso di una rielezione. A questo scopo, manipolerebbero i risultati, con la sicurezza che nessuno potrebbe verificarne l’ alterazione E’ ovvio che il sostenitore di questa nuova modalità di esprimere il voto sia il governo che di fronte al rischio di una caduta, non ha alcun interesse a garantire quella trasparenza che solo l’ uso tradizionale delle schede può dare, in quanto visibili, tangibili e quindi sottoposte al controllo democratico.

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