Università di Stanford, la retta è di 60.000 dollari all’anno per iscriversi. Ne vale la pena? Probabilmente è necessario distingue tra il solo corso con le prospettive di vita.
Università di Stanford, California, una retta da 60mila euro all’anno. Roba da matti e decisamente esagerato! Probabilmente si tratta di puro esibizionismo per ricchi. La stessa Università di Berkeley, a San Francisco, si “accontenta” della metà. A Flagstaff (Arizona) con 7.500 dollari all’anno, le tasse sono pagate. Perchè quindi questi dislivelli assurdi? E’ il sistema competitivo universitario americano. Funziona così. La reazione del pubblico si può limitare ad accettare o no.
Per restare in un contesto di “decenza” in effetti, credo che Flagstaff sia più che adeguata. Non è una sola questione di prezzo. Lo studiare negli Usa è un valore aggiunto indipendentemente dall’ateneo. Tradotta su questa via, la strada è più illuminata. Che poi il ricco voglia per forza di cose fare sfoggio della sua forza, questo è esibizionismo patologico. E’ sempre esistito e si conserverà tra le malattie delle persone.
Sicuramente tra un ateneo e l’altro c’è una differenza di qualità. Non ci sono dubbi su questo, ma non tanti da spiegare la differenza di prezzo. Nel caso poi sapessimo che uno studente austriaco, spende 30 euro all’anno, cambia completamente il quadro. Forse gli austriaci sanno in conoscenza di meno degli americani? Ecco che la spacconata statunitense emerge in tutto il suo dramma.
Concludendo, è il sistema americano che vale come buon criterio educativo. Il vivere negli Usa migliora la qualità dell’esistenza (almeno rispetto l’Italia). Da questo concetto qualsiasi ateneo è in grado di sostenere la missione formativa. L’Università di Stanford è bella. Certamente lo è come una camera d’albergo di lusso. Possiamo forse dire che il lusso non sia “luccicante”? Probabilmente però luccica come specchietto per le allodole. Quelle stesse che corrono dietro alla moda, spendendo a spandendo illusione di personalità.