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Uniformità di pensiero. Malattia della globalizzazione

by Giovanni Carlini
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Uniformità di pensiero vuole dire semplicemente che tutti la pensano allo stesso modo. Il guaio è che questo “pensare” non emerge da un’autonoma riflessione che ha maturato la persona fino a conseguire un suo autonomo pensiero, che può essere pari o diverso rispetto agli altri.

Ecco la peste, il cancro della globalizzazione, che si chiama uniformità di pensiero.

Chi ha elaborato che la Cina comunista è una dittatura? Pochi, non ci è arrivato neppure il Pontificato attualmente in carica! L’attuale Papa (quando si dimette?) ha classificato i fatti di Hong Kong come “interni” alla Cina quindi non meritori di sottolineatura. Questi sono i problemi che derivano da un Papa comunista.

Sull’accettazione acritica dell’immigrazione è la stessa cosa.

Chi ha saputo ragionare distinguendo la nostra emigrazione, che è avvenuta nello stesso ambito culturale (occidentale) con quella in corso tra culture diverse?

Perchè nessuno si è accorto che in Italia ci sono esecutivi non votati da nessuno dal 2011 al 2021 (per dieci anni e si prosegue configurando l’ANOMALIA ITALIANA)

Si definisce ANOMALIA ITALIANA quell’incongruenza tra una presunta democrazia e l’assenza di governi eletti dai cittadini.

A dir la verità la stessa ANOMALIA ITALIANA s’estende a un debito pubblico fallimentare, L’esposizione del PIL al debito era al 132% a gennaio 2020 e oggi è tra il 158-160% però non si può discutere di fallimento della Repubblica Italiana per eccesso d’indebitamento.

In dottrina superato lo sbarramento del 150% d’indebitamento non c’è più l’automatica possibilità di rimborsare interessi+capitale. Regole che valgono per la Grecia, l’Argentina, il Libano, l’Ucraina, ma non per l’Italia. Come mai?

Infatti si definisce ANOMALIA ISTITUZIONALE qualcosa che più direttamente è un COLPO DI STATO IN BIANCO operato dal Napolitano-Mattarella.

Tutte queste cose non si dicono; perchè?

Ecco che interviene il livellamento del pensiero che opera il social e l’uso/abuso del WEB.

Internet è solo un mare di pubblicità nel quale navighiamo (e fin qui va bene) ma nel farlo, leggendo solo i titoli degli articoli anzichè il testo, ci siamo tutti livellati sul basso.

Uniformità di pensiero come malattia della globalizzazione, quella forma d’integrazione che vive finché è acceso il WEB.

Spegni internet e spegni la globalizzazione.

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