Una guerra tra poveri: Alitalia una compagnia area immatura.
Una guerra tra poveri è quella che non ha vinti o vincitori. Non conduce da nessuna parte. La guerra del fisco contro i contribuenti è suicida perchè crea frattura nella Nazione. La vendetta arriva con il voto politico. Lo scontro con la Pubblica amministrazione in genere è altrettanto assurda. Quindi anche quel conflitto tra compagnia di bandiera e passeggero. Sono tutte perdite di tempo. Alla fine la compagnia area fallise e lo Stato cambia governo. E’ sempre così.
Il caso narrato in queste slide è un altro di una guerra tra poveri. Si sviluppa tra una malata terminale in ossigeno terapia e la compagnia di bandiera. Come al solito, alla prenotazione eseguita per tempo, non corrisponde il servizio richiesto e promesso. Può una società, fosse anche chiamata Alitalia, restare sul mercato in queste condizioni di disservizio?
Una guerra tra poveri è anche quella che accade tra azienda e cliente al cambio della merce. E’ la solita storia. Il consumatore lamenta un difetto o un danno che il negoziante non riconosce. Cosa dire ancora quando da una raccomandata vengono sottratti valori e la posta non rimborsa perchè la busta è stata comunque ritirata? In un mondo di questo tipo, al quale ci siamo abituati come reagire?
E’ necessaio che il cittadino diventi selettivo e cattivo. Vuol dire non acquistare più i prodotti di quelle imprese compromesse. Quelle che non rispettono un minimo di civiltà nel rapporto prodotto-cliente. Questo vuol dire anche andare a votare.
Votare per togliere quel partito che al governo tassa o assilla la popolazione con un eccesso di tasse. Il governo italiano in atto dal 2011 persegue il cittadino chiamandolo anche “furbetto”.
Possiamo mantenere al governo un partito di furbetti? Le scelte sono libere, ma il bisongo di votare va reso obbligatorio per mantenere una società allo stato di civiltà.