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Un NON benvenuto al Papa Francesco I segnando un pontificato di crisi

by Giovanni Carlini
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Un NON benvenuto al Papa Francesco I segnando un pontificato di crisi. Il Papa venuto dalla fine del mondo, ha tradito la missione della Chiesa. Lo ha fatto imponendo una versione comunista della spiritualità. Quella stessa che motivò il terrorismo in America Latina e che è stata sconfitta. Chi ricorda i “tupamaros” e Sendero luminoso”?

Un NON benvenuto al Papa Francesco I. Questa è la sintesi a qualche anno dall’insediamento. Allora scrissi queste parole: speriamo d’essere tutti più semplici nella sostanza, imparando dal nuovo papa. Grazie per essere qui con noi, Papa Francesco I. Non è passato molto tempo. Oggi è tutto diverso. Sono forse diventato nel frattempo cretino e caratteriale? Com’è stato possibile un cambio radicale di valutazione sullo stesso pontificato?

Ammettiamo che non sia ammattito. Il radicale cambiamento di sensibilità verso l’attuale Papa, deriva da diversi aspetti. Accetta l’omosessualità, ma condanna i corrotti. Persegue i pedofili, ma poi ne è piano fino al collo. Avvia una commissione anti pedofilia, ma i partecipanti membri scappano via.

E’ contro Trump e io l’ho votato. Si schiera per l’immigrazione clandestina, quando voglio il blocco degli ingressi. A dir la verità voglio anche il rimpatrio degli immigrati. Tra queste posizioni c’è un mare (oceano).

Alla luce di un’agenda di differenze profonde e sostanziali, attendo il prossimo pontefice. Ecco perchè quello che era entusiasmo, si è trasformato. Oggi è un NON benvenuto al Papa Francesco I.

Relativamente alla posizione politica, ne consegue dall’impostazione. E’ chiaro che uno che è diametralmente opposto al mio pensiero, è solo di sinistra. Però serve una precisazione. Non basta essere solo di sinistra perchè io gli vada contro. Bisogna essere ottusi e unilaterali, come solo quelli di sx sanno essere. Insomma, il comunista che cerca solo per il suo clan.partito ed è un sabotatore nella società, è un nemico. Come ai tempi di Don Peppone.

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2 comments

sara Di Bona 1 Luglio 2017 - 4:36

L’ essersi rivelato favorevole all’ accoglienza diffusa, a prescindere dai connotati che caratterizzano questa immigrazione, ha indubbiamente urtato la sensibilità di chi nel fenomeno migratorio di massa avverte il pericolo di una vera e propria invasione.La storia avrebbe dovuto insegnare qualcosa a riguardo, ma, a quanto pare, il ripetersi dell’ evento, a distanza di secoli, non ha sortito alcuna lezione da mettere a frutto, per fronteggiare il pericolo e impedire l’ ulteriore deflagrazione di una società, già gravata dal peso dei suoi problemi.E’ un dato di fatto ormai, chiaramente riscontrabile, che non si tratta di uno stanziamento di persone facilmente integrabili nel nostro tessuto sociale, ma di un insediamento di popoli prevalentemente islamici, orientati a imporci il rispetto per una religione agli antipodi col cristianesimo. E questo, nè il governo, nè papa Francesco l’ hanno capito. Le due grandi istituzioni, pertanto, che dovrebbero tutelare l’ identità del popolo italiano, si schierano a favore di un’ immigrazione oceanica che ci sta sommergendo, nel nome di un’ accoglienza indiscriminata ed estesa a tutti, contro i canoni del buon senso e dello stesso vangelo.

Giovanni Carlini 1 Luglio 2017 - 12:20

grazie per questo commento, molto gradito. Di fatto stiamo condividendo la medesima delusione. Resto sullo sfondo lo sbandamento e la crisi della Chiesa. Non è la prima e non sarà l’ultima. Aspettiamo il prossimo pontificato.

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