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Un doveroso ma critico omaggio alla Regina

by Giovanni Carlini
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Un doveroso, rispettoso omaggio alla Regina Elisabetta che si è spenta oggi in Gran Bretagna per cui il figlio, Carlo è il nuovo Re d’Inghilterra.

Rispetto ed emozione di fronte alla Regina che porta con se una parte importante di Novecento e qualche pezzo del Duemila globalizzato.

Rispetto si per la Regina, però nel merito, se fossi britannico, farei molta fatica ad essere monarchico.

Forse è meglio dire rispetto e onore alla Casa Reale e all’istituzione monarchica come concetto e applicazione, ma non alla Regina Elisabetta.

Perchè così critici verso una Regina deceduta appena oggi? Qui si apre una grande riflessione.

La Regina Elisabetta non ha frequentato alcuna scuola d’ordine e grado, priva di qualsiasi certificazione scolastica ha probabilmente ricevuto a domicilio una formazione elementare (leggere e scrivere), La Regina madre ha spiegato ciò con una frase: ….tu servi come Regina non come docente universitario o professore o specialista. Una Regina incarna l’unità della Nazione, nulla di più. 

Con quest’impostazione un semi analfabeta ha incarnato l’unità del Paese e lo ha fatto bene tra alti e bassi.

A questo punto un leader, un Re, una Regina devono essere persone simbolicamente educate per  ben figurare ai cittadini o avere anche uno spessore di pensiero?

L’errore che ha sofferto la Regina Elisabetta non è stato replicato sui figli; Carlo, il Re che tale è da oggi, proviene dalla formazione accademica universitaria e così gli altri figli.

La Regina Elisabetta, come simbolo degli inglesi spesso è rimasta dentro il Castello anzichè scendere tra le genti e le loro sofferenze come gioie, ma deve una Regina essere presente o restare simbolo ascetico di un’idea? la Regina Elisabetta ha difettato su quest’aspetto.

Anche nel suo rapporto privato come moglie ha preteso d’essere Regina a letto massacrando il rapporto coniugale. Eppure una moglie è una Regina!

Qui c’è doveroso rispetto ma nulla di più, manca l’apprezzamento.

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