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UK: tutte le merci Ue per gli Usa transitino in UK

by Giovanni Carlini
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UK: colpo di scena che conferma la brexit. Immaginiamo che tutte le merci Ue per il mercato statunitense debbano transitare per la Gran Bretagna.

Sarebbe la vittoria della politica sull’economia. Un capovolgimento.

Non sarebbe più l’Inghilterra a staccarsi dall’Unione europea, ma la UE che inseguirebbe gli inglesi! E’ fantasia, ma lo è veramente? 

La prospettiva di una Ue che chieda alla UK di essere aiutata sugli Usa non è tanto assurda! Il governo britannico ha smentito ogni riferimento a una prospettiva del genere per almeno 2 anni. Perfetto. Siamo certi che per i prossimi 24 mesi l’export Ue deve solo aprire degli stabilimenti negli Stati Uniti per proseguire a vendere. In caso contrario è bene si rivolga ad altri mercati. E’ stato già discusso in questa sede l’importanza di un RESIDENTE ESTERO che sia italiano e si sappia ambientare.

Il punto non sono quindi le novità e varianti da apportare all’export Ue verso gli USA. L’analisi è diversa.

Fra 24 mesi l’UK potrebbe diventare il port-entry delle merci Ue verso il mercato statunitense?

E certamente una prospettiva da tenere in seria considerazione. 

La Ue politica si è staccata troppo dai nuovi standard dell’era post globalizzazione. Al contrario l’UK ha saputo dire NO all’immigrazione indiscriminata. Gli inglesi hanno detto ancora NO a un vuoto concetto di “solidarietà” espresso da tutti ma non capito da nessuno. La “solidarietà” è una parola usata nel linguaggio politico di sinistra a cui manca il contenuto. Da questi elementi emerge una Ue allo sbando e un’America che ha una politica da seguire. Gli europei non hanno idee e progetti tali da opporre una visione sociale, politica ed economica all’America di Donald Trump. Proseguendo in questa maniera, Trump sta aprendo la Casa Bianca ad almeno 8 anni di amministrazione repubblicana. Grazie Donald Trump.

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