Home CULTURA E SOCIETÀCRISI DELLA GLOBALIZZAZIONE E POLITICAArgomenti che scottano Trump-Brexit e la UK come port of entry degli Usa per la Ue

Trump-Brexit e la UK come port of entry degli Usa per la Ue

by Giovanni Carlini
2 comments

Trump-Brexit rappresentano parti identiche di uno stesso modello interpretativo. Cosa vuol dire? E’ semplice! L’Inghilterra sta per diventare il port of entry delle merci Ue negli Usa. Ne conseguono dazi britannici e statunitensi.

Questa prospettiva è stata descritta diverse volte in queste pagine WEB considerandola lo scenario più congruo alla realtà. Vediamo nel dettaglio.

La Ue si comporta come una divorziata isterica, assatanata e vendicativa, che cerca negli alimenti la soluzione al fallimento coniugale. Ridotti a questo livello è difficile che si possano immaginare soluzioni intelligenti.

La pretesa di un compenso alla Ue per permettere all’Inghilterra di tornare libera, è assurdo. Giustamente il Parlamento ha più volte detto NO al ricatto Ue. Non potrebbe essere altrimenti.

La vertenza Ue-UK è comunque indicativa di un malsano comportamento della Comunità europea verso i suoi stessi adepti. Ritornano in mente ricatti già consumati verso la Grecia. Con la differenza che i greci si sono piegati mentre gli inglesi non sono intenzionati a farlo!

In una situazione da ricatto della Ue verso la UK resta l’alleato (potente) americano. In effetti chi è più unito e forte tra la Ue e gli Usa? Non ci sono dubbi!

Il progetto è semplice. Tutte le merci Ue dirette verso gli Usa dovranno transitare per il territorio britannico e lì tassate con dazi inglesi.

I britannici verificheranno la compatibilità dei prodotti Ue con la normativa statunitense incassando anche il dazio americano. Da quel momento in poi i beni potranno proseguire dal porto britannico a quelli statunitensi senza altri controlli o dazi.

Ecco come Trump-Brexit si uniscono armoniosamente in un’unica strategia di cooperazione all’interno del medesimo assetto culturale e di valori.

Da questo esempio non può che nascere una nuova visione del mondo opposta alla confusione da globalizzazione. Nascono (tornano) le relazioni bilaterali a posto di quelle confuse tra tutti.

Trump-Brexit come apertura verso il nuovo mondo.

You may also like

2 comments

Rosaria Di Bona 5 Giugno 2019 - 9:32

D’ altronde, il libero scambio non ha dato buoni frutti. Noi, oggi, dobbiamo subire l’ imposizione dall’ UE di alimentarci con prodotti provenienti da Tunisia, Algeria, Marocco, Turchia ecc… dove i pesticidi abbondano nei campi di coltivazione e i prodotti non danno alcuna garanzia per la salute. Fa bene l’ Inghilterra e farebbe bene anche l’ Italia a seguirne l’ esempio, visto che questa Unione europea funziona a colpi di sanzioni e di ricatti.

Giovanni Carlini 5 Giugno 2019 - 14:01

Carissima prof Di Bona che piacere sapere di Lei ed averLa qui nei commenti: benvenuta. Segua con attenzione per cortesia cosa sta per accadere nei mercati internazionali, tutti aspetti di cui abbiamo già parlato e che Lei conosce.

Comments are closed.