Trent’anni di guerra e la loro Hiroshima rappresenta il secondo studio sull’argomento. Il contesto più ampio sui trent’anni di guerra tedesca, coinvolge ormai un numero elevato di ricerche qui leggibili. Il paragone con la città giapponese, rasa al suolo nel secondo conflitto mondiale, emerge dai numeri dei morti. A Magdeburgo (pregasi esaminare la mappa posta a copertina di questa ricerca) persero la vita 20mila cittadini sui 30mila residenti.
Magd in tedesco vuol dire Vergine in riferimento Madonna madre di Gesù. Quindi era la città della Vergine.
Citando l’autore ispiratore di quest’analisi così approfondita, Christian Pantle, a pagina 59 si legge. Magdeburgo, città commerciale un tempo fiorente, fu devasta, rasa al suolo in modo così totale da essere considerata perduta sia dai vincitori sia dai vinti. Tutti l’abbandonarono: un anno dopo contava appena 449 abitanti. Si trattò di un’opera d’annientamento che nessuno aveva voluto di quelle proporzioni ma che, una volta avviata, nessuno fu in grado d’arrestare. Quel tragico evento finì per gettare una grande ombra sul futuro corso del conflitto.
Corre il 19 maggio 1631. Trecento anni dopo, nel 1914 si scriverà qualcosa di molto analogo allo scoppio del primo conflitto.
Ecco che diventa immediatamente leggibile quest’impegno sulla Guerra dei Trent’anni. Già studioso del Primo conflitto mondiale del Novecento, ho scorto nei 30 anni di guerra tedesca un anticipo. Certo 3 secoli d’anticipo sono veramente molti (troppi) perché si possa trarre insegnamento da un fatto storico. Sta di fatto che è in questo conflitto che:
- la religione cessa di condizionare la vita dei cittadini e sovraggiunge lo Stato;
- uno Stato e Nazione che nazionalizza le masse;
- i francesi iniziano ad essere ingerenti nella vita dei tedeschi. Ovviamente la Germania reagirà e coì via;
- non solo, lo scontro passa da fatti epici e di cortesia cavalleresca, alla metodica e scienza della guerra. Qui stiamo parlando di distruzione di massa pur non intenzionale. Tutto nella vita non nasce intenzionalmente!
Magdeburgo e Hiroshima nel loro parallelismo proseguono in altra puntata d’approfondimento.