Trattato di Vestfalia come origine e distinzione del senso e prassi Occidentale rispetto a tutte le altre 8 culture principali esistenti nel pianeta.
L’Occidentalità (se in italiano si potesse dire ciò) nasce dalle Paci di Vestfalia del 1648.
Christinan Pantle scrive a pagina 217 del suo libro, che ha ispirato tutta le serie di studi qui pubblicati: …le cose si complicarono ulteriormente al congresso di pace di Vestfalia che, se si prescinde da concili e sinodi ecclesiastici, fu il primo grande congresso internazionale di tutti i tempi, una novità assoluta nella storia della diplomazia. Ci vollero anni perchè iniziasse: il 25 dicembre 1641 .…
Le sedi fische di svolgimento dei lavori furono 2; Munster in Vestfalia e a Osnabruck, posta 45 km a nord est. La logica di ripartizione fu per credo religioso, ai cattolici Munster e agli altri Osnabruck. Qui delle mappe d’orientamento.
Servirono 2 anni, 8 mesi e 9 giorni per organizzare l’ordine gerarchico e la disposizione dei posti mentre sul campo gli eserciti si battevano. Il rango e l’etichetta, portati così all’eccesso, produssero la nascita di un “terzo partito” teso al superamento della forma per addivenire a una pace credibile.
Su questo passaggio scrive Pantle a pagina 245: I diplomatici avevano realizzato un autentico capolavoro. I trattati di Munster e Osnabruck che, insieme, costituiscono la lace di Vestfalia sciolsero il nodo gordiano da numerosi interessi contrapposti a tre diversi livelli:
- soddisfecero le richieste delle varie potenze;
- diedero all’impero una riforma costituzionale;
- norme che divennero artefici di una pace religiosa duratura in Germania.
E ancora a pagina 247: La pace di Vestfalia divenne la nuova legge fondamentale dell’impero e rimase in vigore per oltre 150 anni, fino all’epoca delle guerre napoleoniche. Nessun’altra costituzione tedesca sarebbe stata altrettanto longeva.
Oltre al pensiero di Pantle va aggiunto che nacque, con il trattato di Vestfalia, IL CONCETTO DI STATO in sostituzione di un senso religioso immanente sulla vita civile della società. Un evento che oggi è particolarmente presente nel mondo islamico e altre culture. L’Occidente nasce laico adorando un nuovo mito: lo Stato.