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Home CULTURACULTURA E SOCIETÀCRISI DELLA GLOBALIZZAZIONE E POLITICAArgomenti che scottano Theresa May ben fatto! La crisi della Ue e della globalizzazione.

Theresa May ben fatto! La crisi della Ue e della globalizzazione.

by Giovanni Carlini
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Theresa May ha svolto un ottimo lavoro! Il cosiddetto “accordo” Ue con la Gran Bretagna era punitivo verso gli inglesi. Come al solito c’è una presunzione (figlia della cultura globalizzata) per cui la moltitudine sia migliore dell’individualità. Spesso non è vero.

L’Europa è un continente di 46 Stati. Solo 27 di questi sono nella Ue. Perchè l’Unione Europea pretende di rappresentare il Continente? Non è finita! Come mai la stessa “Unione” è “punitiva” verso uno Stato?

Il Parlamento inglese, rigettando pesantemente l’accordo punitivo dalla Ue, ha semplicemente dichiarato un concetto. E’ MEGLIO ESSERE BRITANNICI CHE EUROPEI.

Cosa sta accadendo? E’ piuttosto semplice. Gli accordi punitivi non possono essere emessi. Lasciarsi non impone alcuna punizione. Questo è il messaggio che la Ue ancora non ha capito.

Fanno sorridere i titoli dei giornali italiani, quando dichiarano che l’Inghilterra appare come una nave alla deriva. Francamente pare sia la Ue in politica senza guida. Come al solito, in era globalizzata, la realtà è perfettamente il contrario di quanto si afferma, scrive e pubblica.

Il rigetto dell’imposizione punitivo della Ue (che non è affatto europeo, ma appena di una parte del Continente) apre a nuove defezioni.

Theresa May ha saputo dimostrare che l’Europa non è l’Unione Europa. Non è finita, ora arriva la parte più importante. Il Presidente Italiano ha oggi dichiarato nella visita di Stato in Germania (18 gennaio 2019) che la Ue è accordo di valori anzichè d’affari. Ecco il punto. Quali sono questi valori?

Il Presidente italiano cita dei “valori” per la Ue, ma non li elenca. Certamente forse ci saranno anche i “valori”, ma quelli britannici sono diversi.

Cerchiamo di mettere ordine in questo disordine. Nessuno contesta il successo economico del MEC, poi CEE quindi Ue. La grande disaffezione è sul piano politico: un fallimento della Ue. Forse è bene chiudere un’esperienza che non funziona lasciandola solo come accordo dogale.

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