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TEST DI PERSONALITA’ – la ricerca della segretaria

by Giovanni Carlini
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Test di personalità. Come cercare la segretaria.

Test di personalità per la ricerca di una segretaria. Chi è questo personaggio?

In linea di massima viene assunta perché carina, di bella presenza o giovanile aspetto. La persona sa dire qualche cosa e quindi risponde al telefono adeguatamente. E’ in grado di riportare i messaggi presi, apre la buste della posta. Prende appunti, archivia e riporta le decisioni prese dal vertice a chi di dovere. Sa filtrare le telefonate in entrata.
Un profilo di questo tipo è quello classico, che va sempre bene all’inizio del rapporto di lavoro.

Successivamente un’attesa tradita da maggiori aspettative, da parte dell’autorità verso la segretaria, genera una serie d’attriti che possono anche portare alla conclusione non felice.
E’ un epilogo è doloroso (quanto inutile). Un’azienda efficiente lo è quando i dipendenti credono nell’impresa. Non solo serve anche che e il datore di lavoro sappia trovarsi in “mani sicure” con la sua gente. Qui viene suggerito un criterio per fare una buona scelta, sin dalla fase di selezione. Stiamo parlando di un test della personalità. E’ uno strumento indicativo di selezione.

Concetti informativi. Prendendola alla larga. Svolgendo gli esami di stato agli studenti…..

Svolgendo gli esami si presenta una ragazza con una tesi su Marx e la crisi del capitalismo. Onestamente non credevo ai miei occhi: un lavoro svolto su un qualcosa che la storia ha archiviato! Avrei preferito molto di più il “paleolitico” o di “età del ferro” o delle scoperte degli assiri. Comunque ho sorbito gli stessi ragionamenti che ho letto e straletto per anni considerati inutili allora come adesso.
Al termine della lunga esposizione, pongo una domanda: quando si enuclea la prima cellula del partito comunista italiano? La ragazza per rispondermi avvia un altro ragionamento. Un pensiero ricco di particolari per giungere finalmente al congresso di Livorno del 1921. Non ho voluto interrompere la studentessa perché la stavo studiando. Avevo davanti un personaggio, la cui proiezione futura, in termini lavorativi sarebbe stata problematica.

Assolutamente negata nel ruolo di capo; non saprebbe condurre alcuno a uno scopo esatto. In pratica si perderebbe in nulla di fatto. Impiegarla in ufficio, significherebbe portarsi in casa un cumulo di contestazioni. Avremo una persona che ha bisogno d’essere diretta pur senza accettare la guida. Tecnicamente in sociologia della devianza questa prossima donna potrebbe diventare “un’incazzata sociale”.

Al termine dell’esame, preso atto che le argomentazioni (troppe) la capacità di sintesi (nulla) e d’organizzazione (zero) difettavano, la prova ha ricevuto il minimo del punteggio. La ragazza è stata promossa. Concedendomi subito dopo una pausa, ricevo la telefonata dall’editore per ricordarmi di scrivere uno schema che faciliti la selezione e assunzione di “una segretaria”. Immediatamente penso con disagio all’ultima studentessa esaminata.
Cosa deve avere una persona per rispondere ai requisiti di segretaria?

L’identikit di una segretaria in carriera

Oltre il folklore del film “Una segretaria in carriera” la figura di supporto alla direzione non dev’essere carina e neppure giovane. Non è neppure importante che sia una provetta centralinista o un’intellettuale. Ritengo fondamentale che sia una persona d’ordine. Una donna dotata di poche idee ma precise e schematiche. Capace di prendere le pratiche e le sappia riporre in un archivio organizzato. Non credo servano tante parole e concetti astrusi se non uno solo: organizzazione.
Chiarito il punto focale come individuarlo? Serve un colloquio.

Normalmente i colloqui sono 3.

Il primo per conoscenza.

Il secondo per capire quanto il candidato non dica di se stesso.

Il finale per sentire attitudini e feeling tra le persone e i responsabili con cui dovrà operare.

Il difficile consiste nel trovare quanto la persona non sa dire o non vuole far capire perché mente o non si conosce adeguatamente.
Dovendo “prenderla alla larga” ogni percorso è buono, purchè non sia diretto. Come proposta (criticabilissima ma almeno si parte da qualcosa) c’è un test che ruota intorno al cibo.

In pratica si desidera comprendere come si comporta il candidato di fronte all’alimentazione. Una persona concettualmente ordinata, sarà quella che s’alimenterà non per nervosismo, ma per vivere normalmente. Un’affermazione di questo tipo, si presta a una critica diretta e formidabile: allora una persona obesa è forse disordinata?
Le motivazioni per cui si è obesi, possono essere causate anche da disfunzioni. Quanto il test accerta è quanto oggi è il candidato. Può succedere che un obeso non sia felice della sua condizione. Quindi determinato a scendere di peso. Il test individuerà una granitica volontà, che non risulta dalla semplice osservazione esteriore.

MANGIARE CON LA MENTE O IL CUORE

Test studiato dal dott. Steve Benedettini, rivisto dal Prof. Carlini – www.alphacenter.it

1) Quando viene un’irresistibile voglia di mangiare

A) non riesco più a resistere;
B) di solito scelgo la pasta o il pane oppure solo il gelato;
C) faccio due passi sgranocchiando qualcosa (una mela o frutto di stagione) e poi organizzo una bella cena;

2) Mi viene spesso voglia di mangiare quando…

A) sono sotto pressione;
B) sono annoiata e sola;
C) nessuna delle due risposta sopra;

3) Quando desidero qualcosa di dolce scelgo…

A) una merendina o biscotto;
B) una coppa di gelato o fetta di torta;
C) un cioccolatino;

4) Anche se non ho realmente fame potrei mangiare..

A) una fetta di pizza o patatine fitte per ragionare meglio;
B) quando sono da mamma mangio tutto senza pensare se ho fame o no;
C) in assenza di fame preferisco bere se in compagnia o per farmene;

5) Se desidero una colazione, indipendentemente dall’orario, prendo solo….

A) latte e cereali;
B) cappuccino e cornetto con marmellata o crema;
C) no, per me l’orario è importante come regola;

6) In un certo giorno è più probabile che mi senta….

A) affamata, frustrata, risentita, irritata…
B) gasata; emozionata, eccitata;
C) francamente sono piuttosto meditativa;

7) Qualche volta mangio uno snack per evitare di prendere gravi decisioni o rimandarle:

A) mangiare è un ottimo modo per rimandare;
B) concentrarmi sul cibo mi aiuta a concentrarmi;
C) si posso anche snocciolare qualcosa ma non è questo l’aspetto principale;

8) Mangio soprattutto perché:

A) è divertente;
B) mi fa sentire bene
C) è un fatto di compagnia per stare con mio marito e i bimbi o gli amici. Certo se fossi sola mangerei lo stesso ma solo per cibarmi e gustare qualcosa senza un gusto specifico;

9) Il periodo del giorno in cui sento più fame è:

A) a metà pomeriggio, al lavoro sentendosi sotto pressione;
B) a tarda notte quando ci si sente esausti;
C) una buona colazione al mattino mi prepara per tutta la giornata oltre a qualche piccolo snack nella pausa;

10) Ho un debole per….
A) patatine, noccioline e altri snack;
B) pane, pasta, purè di patate;
C) gradisco patatine e noccioline come pane e pasta, ma sto attenta a non esagerare per il benessere del mio fisico;

11) Amo affettare il prosciutto direttamente dall’osso:

A) è qualcosa che faccio abitualmente;
B) lo vedo fare da mio marito e piace anche a me;
C) non l’ho mai fatto ma apprezzerei questa esperienza;

12) In cucina prepariamo la cena insieme:

A) no il mio uomo non ci sta;
B) sarebbe partecipe ma io non lo voglio perché fa più danni che alto e mi ostacola chiedendomi troppe informazioni su dove si trovano le posate, i piatti, i bicchieri….
C) mi piace preparare insieme la cena parlando della giornata e sfogandomi;

Maggiori scelte in A
La fame qui è nervosa e serve per mordere un problema. La soluzione è semplice: urge svolgere un’attività fisica che richieda altrettanta energia, quant’è grande il disagio.
Questa figura non risponde al profilo di una segretaria organizzata.

Maggiori scelte in B
Il personaggio qui è combattuto tra uno stress di fondo oppure una noia che lo logora. Siamo nella classica “terra di mezzo” per cui la qualità di vita potrebbe evolvere su più scenari. Ai fini pratici di questa ricerca, la candidata non ha centrato in pieno le aspettative richiedendo assistenza e tempo per maturare il suo ruolo. Non che non si possa assumere una persona con questo punteggio ma richiede un lungo periodo di affiancamento. Una scelta di questo tipo viene fatta per aiutare un parente o qualcuno che ha una grande urgenza di lavorare, ma priva delle caratteristiche di base per cui si apre un addestramento specifico che non sarà inferiore ai 3 o 4 anni.

Maggiori scelte in C
La segretaria perfetta; un personaggio logico e organizzato. Non che le manchi emotività ma questa è inquadrata in uno schema mentale che la rende metodica e organizzata.

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