Tesi di laurea e il linguaggio utilizzato per spiegarsi. Molto frequentemente sia docenti (i colpevoli numero uno) quindi a cascata anche gli studenti che ci cascano, scrivono tesi di laurea utilizzando terminologia importata. Significa il frequente ed eccessivo uso di parole straniere per spiegarsi. Solitamente queste espressioni sono estratte dal linguaggio anglosassone.
Perchè in un documento ufficiale, sia di triennio sia magistrale come dottorato, si dovrebbe usare una terminologia errata e non nazionale? nessuno l’ha capito, il punto è che fa scena!
Possiamo accettare l’esibizionismo linguistico in un documento che dovrebbe indicare la maturità del nuovo dottore? La risposta viene da se. Non è maturo colui che non sa esprimersi.
Perchè questo richiamo ai docenti e studenti che appare da “bacchettone”.
Una tesi di laurea rappresenta una sintesi di un pensiero classico. Significa che verrà letto e rieletto negli anni futuri.
Nel caso oggi ci sia la moda esibizionistica “di dirlo in inglese” possiamo ridurre il pensiero e la cultura a una moda?
Ecco degli esempi.
Blockchain (catena di blocchi) ovvero una struttura di dati condivisa e immutabile.
Crowd based capitalism: economia di condivisione. Vuol dire aver fiducia che il prossimo non s’approfitti delle nostre possibilità e debolezze.
Covid 19: pandemia da polmonite cinese. Chi usa la terminologia “covid” tende a deresponsabilizzare la Cina comunista dalle sue responsabilità nell’aver ucciso 180mila italiani. Chi paga i danni?
lockdown: chiusura delle attività commerciali. In genere accade per epidemia o carenza di beni disponibili alla vendita.
Il ragionamento può proseguire, ma resta la domanda: stiamo abituando i nostri quadri dirigenti a ragionare con parole in prestito? Qual’è il nesso logico e applicativo di tale prassi?
Quando si leggono gli stessi scritti di quei docenti che “parlano straniero lezione durante” c’è da mettersi le mani nei capelli per mancati accenti e linearità del pensiero espresso.
L’immaturità espressiva avanza usando l’esibizionismo delle parole alla moda.
La tesi, al contrario, rappresenta un valore per il futuro.
Spesso agli studenti propongo di sostituire il curriculum con la tesi!
2 comments
Professore leggo sempre con interesse le sue riflessioni, che in grandissima arte condivido. mi permetto solo di aggiungere che si sta andando sempre più verso una contaminazione delle culture specifiche di ogni popolo, e conseguentemente anche della lingua. Questo a volte porta ad un impoverimento, ad un rinunciare alle proprie parole, alle proprie radici, per comodità o per pigrizia, come negli esempi da Lei indicati. ma a volte invece nuovi termini si sommano e pertanto arricchiscono il nostro modo di esprimerci, e questo vale anche per il contrario, sono molte infatti le parole italiane che vengono usate nel mondo anglofono.
Carissimo, grazie per il Suo intervento. La prego però di considerare un aspetto: quando sarà assunto il colloquio lo sosterrà in italiano? discutendo con le maestranze/sindacati/INPS/Inail/Tribunali per contenziosi vari si esplicherà in lingua straniera? e quando dirà alla Sua prossima Signora che rappresenta la parte più bella della sua vita lo dirà in inglese?
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