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Terrorismo. Norme pratiche di auto-protezione. Prof Carlini

by Giovanni Carlini
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ATTENZIONE – consigli pratici da applicare oggi e nei prossimi mesi contro il terrorismo.

A TUTTI I MIEI AMICI, AMICHE E CONOSCENTI. Tratto dalla mia esperienza.

1 – se siete vicini a una fonte di fuoco nemica, buttatevi a terra e fate “il morto”. Come il nemico avanzerà cercate, senza far rumore di fuggire alle sue spalle. Il terrorismo non crede e pensa si possa reagire alla sorpresa dell’attacco;

2- se siete distanti dalla fonte di fuoco nemica correte a zig zag (le pallottole vanno sempre dritte). Il terrorismo si sente sempre investito da una missione divina per cui uccide non per ammazzare ma come simbolo per cui lancia le pallottole senza uno scopo da cecchino ma solo per colpire la massa e quante persone più possibile. Ecco che il terrorismo usa sventagliare la rosa di fuoco anziché ricercare il colpo singolo e diretto da cecchino;

3 – in un locale non offrite mai le spalle all’ingresso e ricercate i posti di lato preferibilmente vicino alle uscite anziché al centro. Il terrorismo pecca di orgoglio colpendo sempre al centro dei locali per sentirsi centrale nell’azione dimostrativa.

4 – sappiate che nessun terrorista al mondo si aspetta una reazione dalle sue vittime, nella presunzione che solo le forze di polizia ed esercito possano contrastarlo. Se possibile con forchette e coltelli colpite al volto, agli occhi, nel collo o nelle parti genitali sensibili. Va ancora ricordato come il terrorismo si auto-percepisca come puro e la mano forte di Dio per cui i colpiti non possono reagire alla volontà divina;

5 – a Parigi è stata commesso un gravissimo errore da parte della Polizia che purtroppo (nel rispetto della Francia in queste ore) nessuno sta adeguatamente commentando: si è atteso troppo per intervenire. Dal momento dell’attacco, alle 21,30 solo intorno a mezzanotte si è decisa la reazione da parte della polizia. E’ stato un errore fatale per molte persone.
Al contrario si spera che le nuove norme di polizia possano prevedere una reazione contestuale e immediata, anche se nessuno ne parla in questo momento per un bisogno di solidarietà al governo francese. Se siete ostaggi o in crisi, non contate, al momento, sull’aiuto della polizia e reagite, tanto vale si muore con onore anziché al macello come bestie.

6 – da notare gli obiettivi colpiti a Parigi: ristoranti, discoteche e stadi alla sera nel momento di massima affluenza. In pratica il terrorismo ha voluto colpire un metodo di vita che forse ha esagerato, per cui i nostri figli passano troppo tempo fuori casa la sera, anziché crescendo in famiglia. Il segnale è netto e chiaro. Pur reagendo all’attacco, vanno ripensate le esagerazioni del nostro modo di vivere.

Buona fortuna.
Oggi cantiamo la Marsigliese per solidarietà, ma non si esclude dover ricorrere all’inno nazionale italiano nei prossimi giorni e settimane.

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