Home COMMENTO A LIBRI FAMOSI Sul lago. To the lake. Netflix. Studi Prof Carlini

Sul lago. To the lake. Netflix. Studi Prof Carlini

by Giovanni Carlini
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Sul lago è il titolo di un libro giallo scritto da Vana Vagner. Il regista russo Pavel Kostomarov, ha tradotto il romanzo o parte del testo, in 8 puntate per un serial televisivo diffuso dal canale televisivo privato Netflix. L’opera televisiva viene trasmessa con il titolo inglese To the like perché non è stata tradotta in italiano.

Il fastidio per lo spettatore è veramente notevole, meritorio del cambio di programma o chiusura di Netflix.

Perchè non tradurre le opere offerte sul mercato nazionale?

Eccezionalmente, per la gravità della vicenda quotidiana vissuta nel modo, a causa della pandemia da polmonite cinese, è stata fatta un’eccezione. Ci si augura che Netflix non ne approfitti, risparmiando sugli oneri di traduzione, pena la cancellazione dell’abbonamento.

Cosa s’impara seguendo le 8 puntate dell’opera dal titolo “Sul lago”?

Balza immediatamente agli occhi una grande differenza con un analogo film catastrofista: 2012.

In quella pellicola, di produzione americana, il mondo stava collassando per cause naturali. La coordinazione tra Stati permise a pochi eletti d’imbarcarsi su navi sommergibili costruite dai cinesi e la vita potè riprendersi sul pianeta Terra dal continente africano riemerso dalle acque.

Il messaggio del 2012 fu d’estrema fiducia nelle istituzioni.

Per il film 2012 sono gli Stati e in particolare la Cina comunista i protagonisti della rinascita.

Nel nuovo romanzo “Sul lago” è tutto il contrario.

Lo Stato (nel caso specifico quello russo) rappresenta un pericolo perchè deliberatamente uccide i cittadini. Infetti, presunti tali e sani, vengono comunque passati per le armi. Forse neppure le truppe tedesche in terra sovietica, nel secondo conflitto mondiale, avranno operato uno stermino di massa di questo livello.

Nel romanzo della Vagner, lo Stato russo uccide i russi.

Negli ultimi minuti di trasmissione dell’ottava puntata, spuntano fuori anche i cinesi. A quel punto anche la Cina entra a far parte del pericolo. In effetti con la pandemia da polmonite cinese la Cina è il produttore principale di virus letali per la vita.

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