Studenti americani e in genere i giovani stanno esprimendo una formidabile incapacità d’analisi dei fatti. Il riferimento è ai recenti atteggiamenti a favore dei terroristi d’Hamas.
Come mai e perchè un numero non elevato ma importante di studenti, assumono degli atteggiamenti così estremisti in assenza d’informazioni e capacità di dialettica?
In questo caso i responsabili sono essenzialmente due:
a) un corpo docente alla ricerca di popolarità;
b) l’uso-abuso dell’informazione attraverso il cellulare anzichè libri/giornali.
Quei docenti, e sono presenti anche in Italia, che si sono resi responsabili di proposte come la chiusura delle scuole per festività estranee alla nostra cultura, vanno licenziati in quanto hanno perso la funzione educativa. Sgombrato il campo da questi dipendenti statali, che non meritano l’impiego, la riflessione ora si sposta sui guasti da internet.
Gli studenti, tradendo la logica della riflessione e comparazione, si sono volutamente limitati all’informazione di sintesi, quella spicciola che il cellulare offre attraverso il media. Non esistono “i media” ma il media, sfaccettato attraverso più nomi, quelli noti di facebook, twitter etc.
Il vero dramma che emerge dall’intera vicenda, e’ la superficialità di giudizio di chi usa internet.
Da notare che quando questi ragazzi diventeranno adulti, esprimeranno una generazione di superficiali. Di quanto l’indice percentuale dei divorzi tra le coppie coniugate s’eleverà grazie a questi soggetti? Come educheranno (o meglio non educheranno) la loro prole? Saranno vittime del prossimo Hitler, ottimo oratore e grande dittatore?
Come si presenta triste il futuro gestito da questa generazione, seppur di minoranza, così mediocre e modesto.
Stiamo assistendo agli effetti pratici della dematerializzazione del rapporto educativo.
L’informatizzazione dell’informazione che cancella la carta stampata.
Una scuola dematerializzata non sa offrire idee, metodo di comparazione, analisi e riflessione.
Il fallimento del sistema scolastico è sistematicamente offerto ogni sera in televisione; sono gli studenti che non sanno scrivere, pensare, capire, spiegare, comparare, analizzare; che mondo triste!