Showroom: la gestione della crisi dei consumi
In questo sito di studio e riflessioni ci sono in tutti 1050 articoli pubblicati. Quelli che riguardano l’organizzazione dello showroom sono appena una trentina; non molti. Si tratta di interviste condotte sia in Italia che all’estero. In ogni studio descritto c’è un ragionamento. Pregevoli sono i diversi disegni che descrivono l’organizzazione stessa dello spazio. Di questi sono veramente orgoglioso.
Al di là del discorso tecnico, quello specifico su un negozio di questo tipo, c’è dell’altro. Scrivendo per diverse testate di showroom, ho mosso in primi passi nella sociologia dei consumi. Infatti mi sono dovuto poi laureare in sociologia! Mi spiego. Sono giunto alla sociologia dei consumi attraverso questi studi. Significa che non stiamo solo parlando di un negozio e basta ma di una formula.
Che cosa ho capito tramite lo showroom? Si tratta di tecnica di comunicazione con il cliente.
Metodica per relazionare e comunicare qualcosa che sia SCELTA. Ecco cosa mi affascina della formula showroom.
Attraverso una vetrina e uno spazio di vendita, il negoziante offre la SCELTA.
Ovviamente è importante non soffocare il desiderio di guardare del cliente. Questi va lasciato libero di SEGUIRE UN ITINERARIO DI VISITA E SCOPERTA. Il segreto non sta nel chiedere cosa si desideri ma nell’offrire diversi itinerari di visita. Lo showroom ben organizzato, gode di una serie di percorsi indirizzando la curiosità. Dallo studio di questi passaggi è nata una passione per la sociologia in generale.
Operativamente parlando la chiave del successo E’ NELL’ITINERARIO DI VISITA.
Ne consegue che le mappe dei diversi negozi sono fondamentali atti di ricerca. Non solo ma una formula di successo poggia SU UN PIANO DI MARKETING CONCEPITO PER SHOWROOM. Aprire un negozio di questo tipo richiede la redazione del piano di marketing, pena il fallimento o la crisi. Ecco una grande verità spesso sconosciuta agli operatori del settore. Quanto qui scritto e nei successivi articoli, rappresentano piccole pillole in un ragionamento più complesso, al quale mi presto, per chiunque abbia piacere a un ragionamento in comune. Buon lavoro.