Sessualità, fisco e scelte politiche con conseguenze sul voto. Il nuovo modello 730/2017 recepisce una novità tra le tante. Nel dettaglio, l’equiparazione tra coppie omosessuali e normali. Ovviamente è una forzatura per motivi pubblicitari. Il solito gusto per l’accettazione acritica della novità che è uno degli errori della modernità. E’ vero che il fisco applica una legge dello stato recentemente varata sull’equiparazione degli omosessuali alle persone normali. La stessa però ha forti profili di incostituzionalità.
Sessualità e fisco, sesso e società, diritti civili. Mamma mia che voluta confusione! Ecco il punto. Nel tentativo d’essere “moderni e nuovi”, per inventarsi qualcosa d’innovativo, ci si arrampica sugli specchi.
L’omosessualità non è una normale opzione tra quelle sessuali, ma una devianza. Ovvero un comportamento non corretto nella relazione sessuale. Possiamo anche accettare il gioco e l’occasionalità. Chi nella vita non ha giocato? Dare però dignità di metodo di vita, a una perenne confusione sessuale, è veramente malato! Non solo. Nessuno ha capito perché scomodare i diritti civili in favore dell’omosessuale. Quale l’attinenza?
E’ chiaro che chiunque legga queste riflessioni mi dia dell’omofono. Non ho alcun dubbio. La prima reazione di un “confuso”, è quella d’accusare senza ragionare. Questo è tipico. Non c’è una persona che su questo tema apprezzi il confronto. Come quando serve recarsi ai servizi. Meglio rapidamente eliminare la necessità. Invece serve ragionare anche se non apprezzato.
I punti in questione sono:
- possiamo accettare come normale qualcosa che non lo è?
- la normalità non la stabilisce ciò che piace, ma gli ultimi 50mila anni.
- dare spazio all’anormale è diseducativo;
- quale messaggio alle nuove generazioni?
- perchè un’insistenza così tenace sulla malattia dell’omosessualità e non al Parkinson, ad esempio? Di malattie ne abbiamo veramente tante! Perchè concentrarsi spesso con isteria su una sola?
- i diritti civili sono qualcosa di molto serio nella società occidentale. Quale il nesso tra diritto e anormale in ambito sessuale? Certo la tolleranza e il rispetto all’essere umano che soffre di una malattia. Nessuno pone in dubbio il rispetto. E’ l’orgoglio d’essere malati che non si capisce, modello gay pride. Si è orgogliosi nella malattia?
- infine sessualità e fisco. Si conferma come il fisco sia espressione momentanea della politica.
Alle votazioni il partito di governo è corretto che non riceva voti. L’accusa è d’aver confuso appositamente diritti civili con le devianze sessuali.
Fino al 2011 il fisco si è sempre preoccupato d’assicurare il gettito fiscale allo stato. E’ solo da 6 anni a questa parte (con il governo Pd) che abbiamo un fisco piegato alla politica! Questa è una novità e non delle migliori.
2 comments
Gli omosessuali, come gli immigrati, sono per il PD una polizza d’ assicurazione per le prossime elezioni politiche. La decenza non trova spazio nel vocabolario di questo governo e le vergogne hanno travalicato ogni limite.
l’omosessuale non va offeso o discriminato, è una persona che soffre una patologia comportamentale d’ordine sessuale che colpisce direttamente gli stili di comportamento. A questo punto è inesatto parlare di disordine sessuale che ne esprime solo una conseguenza. Certamente stiamo affrontando una patologia del comportamento. Detto questo (su cui c’è da combattere anche per l’ovvio) il vero problema è la confusione tra immaturità del comportamento e diritti civili. Quale il nesso? Nessuno l’ha capito. E’ questo il problema. Benché sia stata fatta una legge nel 2016 che equipari le coppie omosessuali a quelle normali, il dramma resta nella sua totale interezza. A tutto questo s’accoda anche il fisco. Solitamente autonomo fino al 2011 è oggi diventato uno strumento della politica di partito. La somma di questi aspetti presenta un conto d’addebitare al partito di governo alle prossime e imminenti elezioni politiche.
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