Schema di autovalutazione tratto dagli insegnamenti di John Nash, Nobel all’economia per lui che è un matematico.

In sede di formazione con gli studenti si è pervenuti alla fase della valutazione della prestazione. Per affrontare questo passaggio serve prima di tutto autovalutarsi per poter valutare a loro volta gli altri. Ne consegue che non è possibile addestrare un formatore o futuro capo senza fornirgli il bisogno dell’autovalutazione.

Sotto questo punto di vista, “apriti cielo” la dottrina è come se non aspettasse altro per “seppellire” il ricercatore con una massa incredibile di modelli e sottosistemi.

Per evitare di trovarsi su schemi da rotocalco o parole incrociate è saggio riferirsi ai grande del pensiero umano e su questo piano tra Michelangelo, Leonardo da Vinci, Giotto, c’è anche John Nash. Chiunque abbia visto il film “A beautiful mind” è bene che lo possa gustare nuovamente non come spettatore, ma per studio.

L’innovazione di Nash ha portato dal piano cartesiano con lo studio delle funzioni alla matrice; questa è rivoluzione.

Con il piano cartesiano ci sono solo 2 variabili, la x e la y, mentre nella matrice sono veramente tante!

Nel caso concreto, sul tema dell’autovalutazione si predisponga una matrice con le capacità indicate in orizzontale in alto e le sollecitazioni in verticale. Va anche ricordato che una matrice ha delle direzione che sono dall’alto verso io basso e da sinistra a destra.

S’indichino ONESTAMENTE le capacità di cui si è dotati confrontandole con le sollecitazioni, su una scala da 1 a 5. In questo modo emergono dei punteggi. S’osservi la grafica qui allegata:

Partendo in verticale nella prima colonna, lo spirito organizzativo come si muove sollecitato dalla fretta? Il numero nella casella posto in alto verso destra è pertinente per il punteggio verticale, mentre quello opposto coglie, in senso orizzontale come la fretta impatta sullo spirito organizzato. In questo caso la fretta è devastante sull’organizzato travolgendolo con 5 punti. Quindi vince la fretta! Si noti che se in senso orizzontale è la fretta che vince, nella stessa prospettiva in verticale lo spirito organizzato potrebbe anche gestire la fretta.

Ecco il doppio canale di riflessione che offre 2 valutazioni che non si escludono a vicenda.

Da qui la complessità e fascino del modello.

Le sommatorie sia verticali sia orizzontali offrono la valutazione richiesta. Maggiori approfondimenti verranno offerti sullo schema di autovalutazione.

L’immagine di copertina proviene da un altro Nash, pittore nella prima guerra mondiale.

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