Salvati in mare? il riferimento è ai migranti che da anni affluiscono come importati nel nostro Paese.
Come al solito e per espressa volontà, si sono voluti confondere i termini del problema scambiando immigrati con naufraghi.
Si tratta di un trucco.
Perchè siamo giunti a ciò?
Ovviamente c’è di mezzo la politica.
Una parte della politica, precisamente quella che ha perso le elezioni in Italia a settembre 2022, s’è illusa che importare immigrati avrebbe cambiato gli assetti elettorali del Paese. Questo non è avvenuto da cui la crisi della sinistra italiana che riesce a giungere al potere solo con mezzi e mezzucci compreso Presidenti della Repubblica di parte.
Ne consegue che l’immigrato, quello che riceve (non lui ma chi lo gestisce ovvero la parrocchia o la ONG) 35 euro/giorno come il Signor Matteo Renzi ha concordato con l’Unione Europea che paga pur di non ospitare, rappresenta merce elettorale.
E’ legittimo attentare alla stabilità del Paese importando 10 milioni di persone affinché alterino l’equilibrio elettorale della Nazione?
Ecco in che termini va impostato il problema.
Ne consegue che:
- è necessario un approfondimento giudiziario a carico del partito politico che maggiormente ha fomentato l’importazione d’immigrati;
- la chiusura dei porti per anni 10 con la motivazione “chiusi per eccesso d’immigrazione”. Ovviamente il blocco riguarda i migranti non i naufraghi e per tale non s’intende chi si mette in mezzo al mare e grida aiuto!
- confisca e sequestro di tutti i natanti che fomentano il traghettamento di migranti. In tal senso la confisca riguarda le Organizzazioni senza fine di lucro che sguazzano nella vicenda, di qualsiasi nazionalità siano;
- la progressiva espulsione degli attuali migranti già residenti appena delinquono con pena scontata e quella accessoria che riguarda il foglio di via. Come tale s’intende la riconsegna del migrante presso i consolati e ambasciate del paese di riferimento affinché siano re-impatriati a loro spese.
Salvati in mare? ma siamo seri per cortesia!