Un saggio e corretto uso di internet
Quando abbiamo un saggio e corretto uso di internet? Credo che se lo stiano chiedendo in molti. Sopratutto i genitori di fronte a una prole “rapita” dal web. Certamente un saggio e corretto uso di internet richiede la realtà. Non può essere tutto e solo virtuale. Il riferimento è al social e ai contatti tra persone. C’è un uso molto intenso di solo virtuale nel social. Questo è considerato un male. E’ al contrario saggio che il social sia solo il citofono in contatto reale. Mi spiego. Le persone si conoscono e poi usano anche il virtuale. Non che il web sia la somma di ogni contatto possibile tra persone.
Certo si capisce come la pornografia ami l’anonimato. Ovviamente è comprensibile come la truffa e l’imbroglio chiamino il non trasparente. Si tratta di rapporti particolari, che si riconoscono al volo. Chi vuole restare anonimo, è sempre un soggetto pericoloso. Oppure un immaturo che si cela dietro il web. Soggetti, uomini e donne, di questo tipo ce ne sono ovunque. Basta evitarli. In contatti di questo genere si spegne il monitor.
Un saggio e corretto uso di internet serve per studiare e capire. Non per le sintesi. In questo il sociologo Zigmunt Bauman si è tanto battuto. Internet si presenta come la sintesi di un pensiero mai sviluppato. Questa fu la definizione di Bauman del web parlando di società liquida.
Nel caso concreto racconto una storia. Nel 1999 ci fu uno scambio di “ciao” mezzo email con una coppia americana. Dal 2004 ci vediamo ogni anno. Per diversi mesi viviamo insieme nella stessa casa. Giornalmente usiamo internet per sentirci. Sembra teoria, ma è una bella storia. Qui il reale usa il virtuale. Si augura a tutti di poter contare anche voi su un’esperienza umana di questo tipo. Buona fortuna limitando il web alla sola comunicazione in una relazione sociale reale.