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Il responsabile di negozio DEVE avere un cognome!

by Giovanni Carlini
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Il responsabile di negozio non si può chiamare Anna o Marco. L’interfaccia legale della compagnia con il cliente DEVE avere una identificazione certa. Sempre!

Il responsabile di negozio esprime l’interfaccia legale della compagnia verso il cliente. Questo personaggio non può essere un’Anna o un Roberto. Neppure può essere negato il loro cognome dai commessi a richiesta del cliente. Si tratta di un aspetto di serietà. La privacy non centra nulla nel caso delle responsabilità. La commessa può chiamarsi Carla, ma il responsabile dove essere sempre Bianchi Pietro (ad esempio). Quando si entra in un cantiere edile o navale, avete mai notato l’indicazione del progettista, del responsabile e del capo cantiere? La stessa cosa avviene in una clinica per il Responsabile Sanitario.

L’abbassamento della media d’età nel management, conduce a errori di questo tipo. Qui si apre una riflessione ben nota da queste pagine. Società come la Micheal Page e la Mirror srl, pur operando con un’autorizzazione del Ministero del Lavoro, applicano una discriminazione d’età sui candidati. Quest’errore consiste nel tagliare fuori gli over 35 dalle selezioni. Al momento si è in attesa di una presa di posizione del Ministero del Lavoro che è già stato interessato sul caso. 

Chiarito il contesto dove si colloca la problematica, resta un fatto. Il responsabile di negozio è e rappresenta l’interfaccia legale tra la ditta e il cliente. Questo personaggio se ha problemi d’identificazione cambi mestiere. Nel caso sia incapace d’assumersi la responsabilità svolga altre mansioni. Sarebbe bello che entrando in un negozio si potesse apprezzare la foto di chi lo dirige con nome e cognome. Modello americano! A volte chiedere l’ovvio pare di doversi trasferire sulla Luna.

Questi errori di comunicazione emergono solo dall’immaturità del management. Grazie Micheal Page o Mirror srl, per non aver educato e aiutato le imprese a capire il concetto di responsabilità. Certamente non è il compito di queste società “educare”, però nella completezza della consulenza avrebbero dovuto saper consigliare! Il non averlo fatto rende tali imprese non affidabili.

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