La Repubblica è meglio della Monarchia? a giudicare dal “caso Italia” non è del tutto scontato!
Probabilmente sarebbe meglio una via di mezzo: la Repubblica presidenziale, ovvero un presidente quasi mezzo Re.
Parlando con delle persone di una certa età auguro loro, oggi 2 giugno, una buona giornata. Mi rispondono: …..lo sarà per Lei non per noi! Francamente a tale risposta ci resto male e subito dopo classifico queste persone degli “incazzati sociali”, per cui proseguo per la mia strada. Nonostante ciò continuo a pensarci e incontrata una conoscenza comune racconto il fatto scoprendo che sono monarchici. Viene spontaneo un sorriso pensando ai monarchici che traduco in nostalgici, roba d’altri tempi.
Nel corso della mattinata non riesco a togliermi dalla mente questa coppia di monarchici, cercando d’immedesimarmi in chi si è sacrificato per la Repubblica, nel corso degli anni e sin dal 1820 con i moti mazziniani, lottando e morendo. La domanda che sorge è: sarebbe contento colui che è morto per questa forma di Repubblica che c’è in Italia dal 1946? E qui si apre un dramma.
Certamente la Repubblica Italiana, per com’è oggi rappresenta un miglioramento sociale, politico, economico e istituzionale rispetto la casa regnante dei Savoia. Ne consegue che la famiglia Savoia subisce una critica storica senza appello, come inadeguata alla direzione del Paese. Liquidati i Savoia resta però il concetto di Monarchia che ha il suo successo in Olanda, Norvegia, Gran Bretagna, di meno in Spagna e qualche altra nazione di grande valore in Europa. Pertanto non è la Monarchia un concetto obsoleto, quanto lo sono stati i Savoia in Italia. Fermo restando che la Repubblica Italiana è ancora un progetto immaturo.
La Repubblica italiana è ancora immatura sopratutto perchè ha permesso lo scandalo politico del colpo di Stato (il golpe) voluto dall’allora Presidente della Repubblica, On Napolitano e consumato dal Signor Matteo Renzi. Senza entrare nel dettaglio già descritto più volte in questo sito, la chiamata alla posizione di Capo del Governo di un non politico è legittimo per sanare una grave crisi istituzionale e normalmente si rivolge ai “migliori” che la Nazione sa esprimere che restano in carica il tempo necessario per uscire dalla crisi e affidare il Paese alle elezioni. Così non è stato per il Signor Renzi il quale si è confermato come un tiranno. Ecco la parola corretta: il tiranno Matteo Renzi. Tiranno è colui non votato che applica una dittatura. Francamente ancora non ci siamo alla dittatura ma certamente questa è la strada. Il Signor Renzi e l’On. Napolitano dovrebbero essere accusati di attentato alla Costituzione.
Chiarita l’anomalia italiana, chi si sarebbe sacrificato, nel corso della storia per un risultato di questo tipo? Ripensando l’intero decorso storico italiano e la scelta tra Monarchia e Repubblica, alla luce della povertà politica odierna, si fa sempre più larga la strada per una via di mezzo, ovvero un mezzo Re, com’è il Presidente in una Repubblica presidenziale. Il pensiero corre agli Stati Uniti d’America e alla Francia. Certamente anche questi 2 paesi occidentali avranno i loro problemi, ma non della gravità istituzionale vissuti in questi anni, in Italia, con il golpe alla Napolitano-Renzi, che meritano entrambi un approfondimento giudiziale con un processo penale a loro carico.
A questo punto lo sguardo volge alla Repubblica presidenziale.