Renzo De Felice e la sua opera meritano un grande apprezzamento e rispetto da parte dello studioso e ricercatore. Sono molti decenni che ho in casa i 3 volumi di De Felice su Mussolini, ma per la loro dimensione (700 pagine per tomo) non li ho mai letti; me ne dispiace, certamente mi hanno fatto compagnia in questi ultimi anni. Quest’estate ho preso uno dei 3 volumi e l’ho voluto leggere e di conseguenza qui più volte commentato, “Mussolini l’alleato” 1. L’Italia in guerra 1940-1943 2. Crisi e agonia del regime.
Oggi sono quasi giunto al termine della lettura e studio del testo, mancano appena 130 pagine. Contrariamente a come mi sono posto all’inizio verso il testo, riconosco che il ritmo di 20 pagine al giorno è sostenibile; l’opera è gradevole sia nello stile di scrittura sia nelle note a margine.
Oltre alla sola tecnica di lettura, Renzo de Felice la sua opera insegnano veramente tanto; o perlomeno, insegnano a chi vuole capire e studiare! Al contrario, chi è vittima di pregiudizi sul fascismo non è in grado di seguire i ragionamenti dell’autore e la profondità del suo pensiero.
Quali sono i primi grandi concetti che emergono da questo studio intenso?
- l’inadeguatezza di Mussolini alla guida del Paese. L’assenza di un gruppo di lavoro intorno al dittatore. La sua estrema modestia anche nelle scelte affettive (la questione dell’amante che non è piaciuta a nessun italiano).
- Mussolini il politico rispetto a un Hitler invaso d’ideologia e quindi l’opposto rapporto ideologia-politica tra i due. Mentre per il Duce è la politica a determinare e scegliere l’assetto ideologico, per Hitler è prima di tutto un piano ideologico a scegliere la politica. Su quest’aspetto mi ritrovo di più in Hitler rispetto a Mussolini, quindi scelgo la politica in base alle idee e valori; diffido dagli accomodanti che in forma camaleontica s’adattano al momento;
- un altro aspetto che sorprende da matti (e umilia il lettore) riguarda la totale impreparazione del vertice militare italiano alla guerra: si vedano i problemi di rifornimento con la costa libica e il grave tradimento dello Stato Maggiore della Marina Militare italiana alla Patria non ancora punito.
Renzo De Felice e la sua opera proseguono in altro studio qui pubblicato.