Ragionare per relazioni anzichè sostanza rappresenta un passaggio innovativo del pensiero umano. Cosa vuol dire? il concetto è apparentemente semplice.
Qui un esempio tratto dalla storia e dalla guerra in atto tra Russia e Ucraina.
Un’unità corazzata (Brigata, Divisione o gruppo tattico che sia) va utilizzato non in quanto strumento di potenza assoluta, ma in relazione a che compito deve assolvere.
Utilizzare i carri armati per conquistare e occupare un centro abitato, è un’idea sbagliata perchè il mezzo corazzato non è stato pensato e progettato per quest’impiego. Al contrario i carri devono scorrazzare per la campagna occupando porzioni di terreno non abitato o puntellato da villaggi poco densi di strade e case.
Ecco che l’impiego della soluzione (il mezzo corazzato) non può essere pensato come sostanza (la potenza in senso assoluto) ma la relazione a cui dovrebbe essere riferito.
RAGIONARE PER RELAZIONI significa connettere il mezzo utilizzato con il cosa deve fare o assolvere.
Al contrario, PENSARE PER SOSTANZA vuol dire concepire il concetto o mezzo o persona in senso assoluto indipendentemente dal cosa è destinato in quel frangente.
Un altro esempio.
La figlia se analizzata PER SOSTANZA è quella bimba che ci resta nel cuore come genitori. Per noi che l’abbiamo fatta crescere e accudita non potrà mai più che essere la nostra bambina. Questo è un pensiero per sostanza. Al contrario, sempre la figlia, entrando in una analisi PER RELAZIONI può essere amante, moglie, fidanzata, prostituita o genio della ricerca, sconvolgendo completamente il punto di riferimento precedente.
Ragionare come e seguendo quale schema?
La risposta è difficile!
Sul piano personale e privato RAGIONARE PER SOSTANZA è il sistema più auspicato per cui una moglie resta tale, ovvero santa e benedetta (e con qualche altra qualità in più). Quindi gli affetti si blindano in un pregiudizio “sano” pur sapendo che non è reale.
Al lavoro è diverso. Nelle scelte operative va sempre applicato un RAGIONARE PER RELAZIONI.