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Pulizia nella gestione alberghiera. Prof Carlini

by Giovanni Carlini
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Pulizia nella gestione alberghiera, problemi e prospettive.

Pulizia nella gestione alberghiera. E’ un problema perchè comporta denaro speso su persone e materiali spesso con scarsa efficacia. Quindi si lavora, ma spesso senza un risultato apprezzabile. Accade spesso. In questa intervista è stato studiato un caso con risultati sono apprezzabili. Siamo in piena esperienza canadese. 

Per inquadrare il tema della pulizia nella gestione alberghiera.

Oltre alle diverse economie, tra Canada e Stati Uniti c’è soprattutto un abisso culturale. In linea di massima il Canada è conservatore e gli Stati Uniti più avanzati ma non certamente migliori. In Canada, ad esempio, non c’è un’immigrazione selvaggia come negli USA (e in Italia). Per discutere di ristrutturazioni e pulizia delle camere alberghiere, parte dal contesto sociale. Infatti va chiesto chi pulisce le stanze?

Negli Usa per contenere le spese di gestione chi esegue materialmente le pulizie in camera sono immigrati di recente arrivo. Spesso non parlano la lingua del posto, lavorano in fretta e per paghe non in regola. In Canada in genere (al di là di grandi 5 grandi centri urbani) gli addetti alle pulizie sono canadesi. Si tratta di persone che che svolgono questo tipo di attività (in genere stagionale) da molti anni.

Nel caso specifico di Wildwood Lodge Resort il personale addetto svolge il ruolo da 23 anni. Significa “firmare ad arte” un certo tipo di lavoro. Si precisa che il caso in osservazione, non è affatto raro. Infatti riguarda l’84% delle 279 strutture “resort lodge” della Bruce Peninsula (Ontario). Nel resto della Provincia la percentuale di fedeltà è del 78%.

Questo studio non vuole essere affatto un trattato contro l’immigrazione. Per quanto il problema ci sia e richiede delle risposte.

Certamente s’osserva quanto l’uso della risorsa immigrazione sia sfruttata per comprimere i costi di gestione. Una manovra di questo tipo spiega immediatamente la qualità di gestione dell’albergo. Si apre qui una critica e un allarme. ATTENZIONE A NON ANDARE NEGLI ALBERGHI CHE USANO IMMIGRATI PER LE PULIZIE. Si tratta di un messaggio di qualità.

E’ molto probabile che le affermazioni qui fatte, rappresentino “l’acqua calda” di tutti i discorsi svolti finora sull’argomento. In questo caso ci sono dei dati dall’Agenzia del Turismo di Wiarton (in Canada).

Lo scopo è dimostrare quanto sia più opportuno il Canada nella nuova globalizzazione. I nuovi flussi finanziari, che emergono dalla globalizzazione portano a meno Cina e India, più Europa e Nord America. In pratica che cosa sta accadendo?
La globalizzazione ha tradito le aspettative comportando più crisi. Prezzi non giustificabili delle materie prime, petrolio e infine anche degli alimentari.

I nuovi parametri comportano una “tribalizzazione” della nuova globalizzazione, preferendo paesi vicini per cultura, anziché Cina o India.  Infatti sono sempre di più le imprese che ritornano indietro (distanza eccesive, troppo bassa qualità di produzione). No solo, ma l’import del “made in China” è sempre più esposto a vizi di produzione. Senza contare i rischi di rivolta sociale serpeggianti in Cina derivanti dal governo dittatoriale.

A conti fatti è meglio rivolgersi all’Europa dell’est per esportare-investire, che l’Asia profonda e insicura.

In questo contesto si ri-scopre il Nord America. Motivo la bassa quotazione della moneta locale e soprattutto la mano d’opera altamente specializzata. Non solo, ma anche persone in feeling sul piano culturale con l’Europa. Va considerato a favore del Nord America anche gli oneri sociali pari all’80% in Europa, contro il 22% in Canada.

Considerati i nuovi flussi di interesse negli investimenti e ricerche di opportunità, emerge Wiarton e il Canada.

La conclusione è semplice: aprire una struttura alberghiera in questo paese è più conveniente che in altri posti. Consente un recupero del capitale investito più sicuro e un guadagno più prolungato nel tempo. Tale ragionamento non è applicabile agli USA, perché l’uso massiccio di immigrati non consente la continuità nel tempo della struttura. Si riscontra un rapidissimo decadimento (10 anni) di tutto l’impianto per cattiva manutenzione.
Questa osservazione non vale per alberghi di provincia statunitensi. Comunque, pur essendo in provincia, l’albergo che ricorre in forma massiccia all’immigrazione soffre la decadenza strutturale. Il riferimento è, per esempio, alla catena Homewood della famiglia Hilton. A Fort Collins, l’anno scorso, ha aperto l’albergo numero 202 della fortunata serie. “Dimensione Pulito” si è recata nell’albergo, pochi mesi dopo l’inaugurazione: da mettersi le mani nei capelli!

Ovviamente l’esempio si replica a cascata per tutti gli alberghi americani. Nonostante ciò non si può non apprezzare lo sforzo che viene fatto ogni giorno. La fatica che contraddistingue il personale statunitense e non. Resta il fatto che l’esperienza americana non ha confronti con gli esempi canadesi. Vuoi per il minore rapporto uomo-camere da pulire e per la cultura del lavoro che contraddistingue il Canada.
Per descrivere meglio questi concetti, “Dimensione Pulito” si è recata presso il Wildwood Resort, www.wildwoodlodgeresort.com. Affacciandosi su Little Red Bay in Bruce Peninsula, ha accettato l’intervista aprendo i suoi cottage.

Intervista al Wildwood Resort. Il problema della pulizia nella gestione alberghiera. 

Domanda: Signor Cory grazie per aver concesso quest’intervista. Da quanti anni esiste il villaggio che adesso gestisce con sua zia e suo marito?
Cory: l’azienda è in attività da 70 anni, abbiamo iniziato 3 generazioni fa nel 1938. Dall’anno scorso dirigo con mia zia e suo marito il villaggio, che conta 36 cottage.

Domanda: Signora Laurie, che età hanno i vostri cottage?
Laurie: il più vecchio è del 1942 mentre il più recente è di 27 anni fa.

Domanda: Signor Cory, lei supervisiona il settore pulizia nel resort, quante persone impiega per questa attività?
Cory: Per rispondere è opportuno che spieghi il tipo di clientela e quindi il metodo adottato. Stiamo parlando di pulizia nella gestione alberghiera.  Il nostro cliente è una famiglia. Si ferma da noi solitamente una settimana nel periodo aprile-ottobre. Il sabato è il giorno di cambio del turno. Durante la settimana le pulizie sono assicurate da 3 persone. Puliscono 11 cottage a testa nell’arco della mattinata. Al sabato invece, l’intera squadra di Wildwood, su 10 persone interviene. La pulizia nella gestione alberghiera comporta il cambio lenzuola su tutto il villaggio.

Domanda: che tipo di pulizie applicate durante la settimana?
Cory: non è previsto il cambio delle lenzuola se non a richiesta. Gli asciugamani li prendono i clienti al bisogno. Le signore delle pulizia assicurano il riassetto del cottage. Lo svuotamento dell’immondizia. Lavaggio dei pavimenti. Cambio della tenda della doccia ogni 4 gg. Rifacimento dei letti, pulizia vetri e della vasca da bagno. Ovviamente l’uso dell’aspirapolvere su l’intera superficie del cottage. Il pavimento può essere in parquet, in linoleum o in moquette. Per il trasporto delle scope, aspirapolvere e quant’altro, il personale si avvale di un “golf cart” elettrica.

Domanda: sono passaggi stabiliti dai criteri di pulizia nella gestione alberghiera. Chi addestra il personale? Laurie: a dir la verità le 3 signore delle pulizie, svolgono questo ruolo da 23 anni. Francamente non ce la sentiamo di dirgli nulla se non imparando da loro. Non è peculiare del nostro villaggio. Tutte le imprese che operano come noi godono di un’alta fedeltà lavorativa. Trovata una persona resta stabile per molti anni seguendo la stagionalità ( di solito 6-7 mesi di attività)

Domanda: quanto le pagate? Laurie: per 29 settimane di lavoro il personale riceve 12.500 dollari. Va detratto il 22% per contributi e tasse.

Domanda: cosa usate come prodotti per la pulizia?
Cory: Usiamo in massa un detergente chimico che si chiama Q11. Il prodotto, della linea di chimica verde va diluito in acqua (1 misurino per gallone, quindi per 3,8 litri) Lo impieghiamo massicciamente per ogni forma di pulizia delle superfici. Va utilizzato sia spruzzato direttamente sulla parte da trattare che su un panno umido.

Domanda: quindi 1 prodotto per tutte le pulizie?
Cory: in linea di massima si, è più semplice. Di Q11 ne approvvigioniamo 2 galloni (quasi 7,6 litri) alla settimana e costa 17 dollari la confezione. L’altro prodotto che utilizziamo è un liquido da spruzzare sui vetri. Anch’esso di chimica verde si chiama Streakfree e costa 8 dollari la confezione; ne compriamo una ogni due settimane.

Domanda: quanti clienti avete per stagione turistica? Laurie: intorno alle 3.000 presenze anno

Domanda: quali sono le rotture tipiche in un cottage e quanto costa la sua manutenzione?
Mister Brian: più che danni alla struttura, lavoriamo sull’igiene dei locali e camere dei cottage.  La lotta è contro gli animali (formiche e scarafaggi) con la disinfestazione stagionale. In linea di massima il costo di mantenimento del cottage è pari al 25% delle entrate.

Domanda: perché non ricostruire da capo un cottage anziché ristrutturarlo e pulirlo con grande impegno?
Mister Brian; un cottage nuovo di zecca, in legno come i nostri, costa 100.000 dollari canadesi. Si tratta d’appartamenti dove è possibile viverci 12 mesi all’anno. Il prezzo di soggiorno per famiglia è pari a 50 euro al giorno a testa con pensione completa.

Domanda: come sintetizzerebbe in poche parole il vostro Lodge?
Mister Brian: come la tua casa lontano da casa.


CONCLUSIONI. Pulizia nella gestione alberghiera.

I dati importanti che emergono dallo studio sono:
a) La globalizzazione è cambiata e quindi anche i flussi di finanziamento.

b) Sul personale di pulizia negli alberghi conviene investirci, pena l’obsolescenza precoce della struttura.

c) Non è affatto vero che i turisti vogliano solo strutture nuove. In realtà il desiderio è per camere pulite.

d) In questa cultura, il Canada eccelle e gli Usa sono in crisi. Questo perché, come l’Italia non hanno ancora imparato a integrare l’immigrazione secondo un modello.

e) L’immigrazione non regolata e integrata è un danno.

f) Meglio avere un solo detergente o una sua ristretta cerchia anziché tanti prodotti.

h) Meglio assumere personale nazionale per le pulizie nelle camere.

i) Più è lungo un contratto di lavoro e maggiore è il valore aggiunto.

l) Esiste un rapporto tra introiti e costi di manutenzione.

La pulizia nella gestione alberghiera è un’arte.

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