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Psicopatologia della vita quotidiana, capitolo 7. S.Freud

by Giovanni Carlini
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Psicopatologia della vita quotidiana, capitolo 7. Sigmund Freud

Psicopatologia della vita quotidiana è un testo di Sigmund Freud. Qui, in questo sito web, capitolo per capitolo, si stanno scrivendo i riassunti, anzi le sintesi. Si è già accennato all’oggettiva difficoltà nello studio del volume. Si può definire questo libro “aperto”. Significa che l’autore ha esposto molti piccoli fatti, ma poche sintesi. In pratica manca la conclusione al senso delle storie narrate. Certamente Freud offre una chiave di lettura ma restando sullo sfondo, aprendosi a nuove interpretazioni nel futuro.

Cercando di tirare le somme, indubbiamente c’è uno sforzo principale di Freud nell’interpretazione. L’autore ritiene che i lapsus, dimenticanze, errori, non sono affatto casuali. Il tutto risponde a una strategia dell’inconscio che ha un suo itinerario d sviluppo. Queste dinamiche, a volte, non sono chiare e per tale motivo esiste l’analisi psicanalitica. E’ come se ci fosse un IO non cosciente dentro di noi. In pratica “un’altro”. Quest’altro impone le sue dimenticanze e lapsus. 

La dinamica con cui agisce quest’altro (alterego dell’IO) è la seguente:

  • cancella il ricordo non gradito (soluzione drastica e anche traumatica)

  • cancella altri particolari e dettagli che sono intorno al brutto ricordo. Ad esempio non consente di poter rammentare o percorrere una certa via, dove abita chi non gradito;

  • cancella altri aspetti non connessi all’evento. La scoperta e logica di cancellazione, va esaminata attraverso l’analisi psicanalitica.

Concludendo, Sigmund Freud insiste e spiega che nulla è casuale. Ogni evento di cancellazione o lapsus che sia risponde a una logica dell’aterego. L’altro IO. In questo momento e stadio della ricerca è bene esprimersi in forme semplici. Successivamente sarà possibile raffinare e complicare l’analisi. Prosegue Freud, l’occasionalità di questi eventi di cancellazione non crea alcun problema. Quando invece siamo un presenza di una ripetitività è possibile l’insorgenza di una problematica nervosa. Ecco che la psicanalisi si propone d’indagare per migliorare la qualità di vita.

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2 comments

sara Di Bona 8 Maggio 2017 - 17:22

Ma un processo di autoanalisi sortirebbe gli stessi effetti di un intervento esterno? Avrebbe effetti positivi sul blocco psichico? In pratica, se in presenza di una ripetitività dell’ evento negativo io riuscissi a ” scavare ” e ritenere lo stesso come causa del mio disagio, potrei arrivare a sbloccarmi?

Giovanni Carlini 8 Maggio 2017 - 20:04

su questo aspetto Freud è chiarissimo e categorico: l’autoanalisi è un fallimento. Solo un altra persona può intervenire in funzione di rimorchiatore per tirarti fuori dal tuo incagliamento. Questo perché tu saresti troppo remissiva e accomodante nel giudizio su di te

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