Le prospettive realistiche derivanti dalla pandemia provocata dalla Cina con la sua polmonite non dichiarata per tempo al mondo sono molto tristi.
Che dolore scrivere e ragionare su questo argomento!
E’ dolore vero perchè a questo punto, come già fu per le guerre mondiali, la storia del mondo va divisa tra un prima e un dopo la polmonite.
La vita del prima la polmonite cinese ci è nota, un mondo con la UE, l’euro, la globalizzazione, il social per tutti e abusato, la dematerializzazione e l’immigrazione.
Tutti aspetti qui profondamente contestati e osteggiati.
Vivere dopo la pandemia o con l’infezione è ancora una realtà tutta da scrivere di cui ogni anticipazione è “bufala”, però che sia diverso rispetto al passato, questo non è difficile da pensare.
Diverso in che cosa? Qui si apre il confronto a tutto campo.
Il pericolo nel progettare-studiare-prevedere prospettive realistiche nel dopo polmonite cinese, espone a una grande rischio: quello di vedere ciò che si desidera.
Ad esempio, sono fortemente anti globalizzazione, il rischio è che veda la fine di questo “stile commerciale” contrabbandando come cultura globale.
Non è finita, resto ostile all’immigrazione favorendo l’aiuto in patria degli immigrati anziché a casa nostra.
Resto sconcertato dall’uso-abuso del social da parte di gente incapace di aprire un libro per pensare e allargare le loro visuali.
Non parliamo della dematerializzazione vista come bestemmia in chiesa (l’uomo capisce quello che tocca, il resto è teoria).
Tutti questi aspetti verrano modificata o annullati?
Certamente c’è un’importante CONTRAZIONE DEL REDDITO DELLE PERSONE TALI DA STRONCARE BAR, RISTORANTI E LUSSO.
A SEGUIRE AUTO COSTOSE COME BMW E PORCHE PREFERENDO LE UTILITARIE.
SUL CIBO PIU’ VERDURE E MENO CARNI ROSSE, PIU’ PIZZA E PANE, MENO GRISSINI MA PIU’ PASTA, OLIO E OLIVE (dieta mediterranea).
Meno viaggi, alberghi e carburante. Città come Venezia e Firenze ma anche Milano, dedite allo spennare il turista vanno in declino sul piano turistico.
Una prospettiva realistica per il dopo corona virus da polmonite cinese è certamente un reddito minore da spendere.
2 comments
Buongiorno professore,
Appoggio pienamente il suo pensiero, la situazione attuale ci ha messo davanti ad uno specchio riflettendoci le vere necessità.
Non ci servono auto lussuose, alberghi e vestiti costosi.
Ci basta un piatto di pasta ed una famiglia finalmente unita a tavola con la quale discutere di moltissimi argomenti.
Personalmente questa situazione mi ha fatto riscoprire la bellezza di scegliere il mio “cibo per la mente” quotidiano, dal leggere un libro, alla visione di quei film che non avevo mai potuto vedere per questione di mancanza di TEMPO.
Essì, quel TEMPO prezioso che durante la vita frenetica di tutti i giorni tutti noi abbiamo sottratto alla nostra famiglia e a noi stessi.
Sono convinto che la società sia stata scossa da questo evento e che il nuovo stile di vita fungerà da nuova radice per un’esistenza più consapevole e meno “commerciale”.
l’ex studente che non ha smesso di essere curioso,
Manuel Terranova
Manuel Terranova
si è vero Ragionier Terranova, la riscoperta dei valori di base non solo consente di vivere bene ma anche (ed è la parte più succosa del concetto) di rilanciare su un livello di qualità superiore nell’esistenza quotidiana. Sono certo che la Sua vita sarà, dopo quest’esperienza casalinga di minor spreco, più importante e spessa di contenuti. Forse un messaggio di questo tipo è anche la migliore eredità che ci lasciano 7.000 morti ad oggi da polmonite cinese. In gamba Ragionier Terranova e grazie per il Suo commento. Il prof
Comments are closed.