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Prezzi non lineari in microeconomia. Prof Carlini

by Giovanni Carlini
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Prezzi non lineari come argomento di confine tra la Microeconomia (nell’ambito delle valutazioni sul monopolio) e la Scienza delle Finanze.

Vuol dire che questo argomento è possibile trovarlo in entrambe le materie motivo per cui è considerabile INTEDISCIPLINARE.

Per spiegarsi prima di tutto un esempio.

Nel caso sia un monopolista (ma non è necessario e obbligatorio) voglia vendere 3 libri usati posso applicare la metà del prezzo.

Vuol dire che a seconda del prezzo pagato come nuovo, sul primo riceverò 10 dollari (era 20 quando lo comprai) così 20 dollari sul secondo e 30 sul terzo.

Il guadagno complessivo sarà 10 + 20 + 30 = 60 dollari per tre libri usati.

Questo è un caso di prezzo lineare.

Il prezzo lineare è pari a un costo applicato su tutte le merci e uguale per tutti.

Ammettiamo CHE SIA A CONOSCENZA DELL’INTERESSE PER I MIEI LIBRI DA PARTE DI NUOVI LETTORI E CHE I TESTI SIANO IN BUONE CONDIZIONI.

Il primo, da me pagato 20 lo posso ri-vendere a 15. Il secondo pagato 40 certamente ora è venduto a 30 dollari con gli appunti delle lezioni.

Per il terzo, comprato a 60 vuoi che non guadagni 50 perchè includo anche una spiegazione e sintesi sul libro letto?

E’ vero ho reso servizi d’accompagnamento al prodotto implementativi ma ho guadagnato (conoscendo il bisogno dei miei acquirenti) 15 + 30 + 50 = 95.

95 dollari è di più di 60. Questo è un caso di prezzi non lineari.

Il prezzo non lineare comporta l’adattamento a una specifica clientela del costo con un punto debole sull’intero ragionamento: che il venditore conosca la disponibilità a pagare dei clienti.

L’argomento apre alla conoscenza del riparto del monopolio in 1° grado, 2° e terzo.

Non solo, ma specificatamente sul prezzo non lineare si apre anche un’altra valutazione: il benessere sociale.

Mentre con prezzi lineari il benessere è massimo, con quelli non lineari bisogna analizzare caso per caso.

Certamente l’eventuale incremento di benessere, nei prezzi non lineari, dipende dall’effettivo incremento di beni e servizi offerti.

Questi appunti sono la base prima di comprensione dell’argomento. A seguire eventuali approfondimenti.

si notino le diverse aree tra quella gialla e la blu: ecco il segreto. L’applicazione di prezzi non lineari consente, se aumentano le quantità, un maggior benessere sociale. In questo caso sono stati applicati prezzi non lineari (diversi per categoria di reddito) ottenendo il massimo possibile per tipologia di cliente.

Conclusioni: i prezzi non lineari sono ad esempio i biglietti del treno tra prima e seconda classe. Ecco che un concetto complesso diventa estremamente pratico!

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