Per essere e fare il Presidente degli Stati Uniti d’America, ma questo vale in ogni Paese del pianeta (ce ne sono 204 al momento) servono delle idee guida, un programma, una traccia che garantisca sviluppo e prospettive alla Nazione.
Quali sono le visioni strategiche della Signora Kamala Harris? Nessuno lo sa, anzi, per la precisione, al momento non ci sono. La Harris chiede il voto solo perchè è donna e nera, tutto qui come se l’esserlo fosse una base concettuale e un programma.
Il soggetto (l’Harris) pecca e trasuda arroganza da tutti i pori della pelle e questo è stato già scritto; non solo, il paragone diretto con la Pelosi è lampante.
Ora oltre l’arroganza, l’assenza di linee guida, e il solito fatto d’essere donna-nera che ci resta? In queste condizioni il “candidato” è già morto senza speranza d’elezione. Nessuno dubita che persa l’elezione presidenziale del 2024, la stessa Harris si presenterà alla prossima (forse con un programma politico). Ciò che lascia perplessi è la popolarità che la Signora Harris ha maturato e i finanziamenti ricevuti.
Chi la vota una così e in particolare com’è possibile “finanziare” un buco nero, un nulla? (per buco nero s’intende quello astronomico dove all’interno nessuno sa cosa ci sia pur sapendo che sono “infiniti” e in questo caso in ignoranza e presunzione).
Ne consegue che la riflessione si sposta dalla non originalità e interesse della Harris a chi la vota e il perchè. A questo punto sembra di poter concludere che il voto alla Harris perviene dalla mentalità di marketing per cui essere l’ultimo prodotto della campagna elettorale naturalmente impone interesse.
Non si vota la Harris per un valore o idee, ma solo perchè è “nuova” ed il nuovo, per moda, è acriticamente accettato.
Con queste prospettive non si ritiene la Harris possa diventare Presidente di nessuna struttura complessa.