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Pedofilia e omosessualità quale la differenza se ce ne fosse una?

by Giovanni Carlini
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Pedofilia come l’omosessualità sono due morbi della personalità con ricadute sul comportamento sessuale. Ciò che c’è di malato in questi due pazienti non è il comportamento fisico e sessuale, ma quello mentale.

La conseguenza fisica e specificatamente sessuale di un pedofilo/omosessuale è appena e solo la manifestazione concreta di uno scompenso comportamentale a monte da curare.

E’ la mente malata quella da curare in un pedofilo/omosessuale non la sua manifestazione fisica.

Un aspetto che conclama il morbo dell’omosessualità è la sua pretesa d’essere riconosciuto come “diritto civile”.

I diritti civili sono politici, di pensiero e concetto, cosa centra un’opzione sessuale tra i diritti?

Che l’omosessuale ricerchi una dignità perduta è comprensibile, quanto non lo è, coglie la società occidentale così permissiva. Quasi fosse un cancro della globalizzazione il dover accettare l’omosessualità tra le opzioni possibile in ambito sessuale.

Nessuno si è posto il problema che la sessualità faccia parte della sfera del privato?

Oltre queste ovvie considerazioni, lascia perplesso anche l’atteggiamento del Papa di sinistra, l’attuale Francesco I. Perché essere di sinistra implica la tolleranza sulle malattie e devianza sociali?

Il Pontefice ha aperto oggi a Roma un convegno sulla pedofilia che attanaglia la Chiesa. Chissà perché si è dimenticato l’omosessualità.

Un sacerdote omosessuale non è forse un pessimo educatore come un pedofilo?

Quanto qui esposto punta a chiudere una parentesi (tregua) di tolleranza a una malattia. Basta confondere diritto con la devianza. Non solo, serve anche ristabilire la dignità del docente e della guida ai minori.

Chi educa e guida altre persone, non può essere contaminato da pedofilia e omosessualità. Se fosse in queste condizioni che si curi! Certo un soggetto del genere non rappresenta un esempio per nessuno.

Vanno rimossi dal ruolo d’educatore come di sacerdote coloro che hanno perso la stabilità emotiva. Un omosessuale e un pedofilo perdendo la cognizione del bianco/nero, giorno/notte, caldo/freddo vivono in perenne confusione. Basta curarli.

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2 comments

Rosaria Di Bona 22 Febbraio 2019 - 15:02

Ho trovato interessante ciò che scrivi, anche per l’ accostamento dei termini sul piano semantico e funzionale, nonchè del pericolo che rappresentano pedofili e omosessuali in ambito educativo. Hai fatto bene a sollevare il problema che non è da minimizzare, in un tempo in cui la sinistra sventola la bandiera di una libertà dissennata, fino a coprire ignobili nefandezze e scandali perpetrati da gente perversa e psicologicamente malata.In questo, la chiesa ha la sua grande colpa; imperdonabili quei ” ministri di Dio “, rivelatisi dissacratori dell’ innocenza di bambini e causa di sconvolgimento nella vita di tanti giovani. Non si può che provare disgusto per tutto ciò. L’ unica speranza è che l’ umanità si ravveda e che la chiesa subisca una radicale riforma con un ritorno alle autentiche origini cristiane.

Giovanni Carlini 22 Febbraio 2019 - 16:19

Carissima, la pedofilia è solo la faccia di una moneta, l’altra si chiama omosessualità. Arbitrariamente si vuole solo guardare a un aspetto facendo finta che il resto non ci sia; ma questa è una caratteristica della globalizzazione, del Papa, del Pd e della sinistra in genere compresa la Ue. Ecco perché mi sento anti-Ue, contro il Papa, opposto al PD e quindi no alla globalizzazione, si alla Brexit e al Presidente Trump.

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