Stato Patrimoniale in forma ordinaria come previsto dall’art. 2424 cc, uno spauracchio per gli studenti. Serve reagire!
Lo Stato Patrimoniale può presentarsi in forme diverse: ordinario, abbreviato e riclassificato. Quello che spaventa maggiormente gli studenti è l’ordinario, redatto in base all’articolo 2424 del Codice Civile, libro V°. Perchè? E’ semplice, serve “ricopiarlo” più volte e ancora e ancora, (almeno 3) per averne un’idea precisa. In alcuni esami all’università Cattolica di Milano, addirittura, lo SP e il CE sono richiesti a memoria!
C’è un motivo per imparare a memoria come se fosse un poesia di Ungaretti lo Stato Patrimoniale? In realtà no, però è utile per capire meglio e di più. Siamo in presenza di quei gesti di studio che servono a fissare dei punti fermi nella preparazione dello studente. E’ chiaro che ci sono altri argomenti molto più complessi e tutto sommato divertenti rispetto a questo nella ragioneria! Resta il fatto che imparare a memoria un passaggio consegna certezza e sicurezza allo studente.
Probabilmente imparare a memoria l’intero scherma potrebbe essere esagerato, quindi è gradito e auspicato riscriverlo più volte.
Nel riscrivere il documento dal Codice Civile, è sano annotarsi alcuni passaggi specifici di questo modello rispetto gli altri. Ad esempio: nell’attivo vanno indicate le immobilizzazione al netto dei fondi di ammortamento. Le cambiali attive vanno iscritte nei crediti che fanno parte delle immobilizzazioni finanziarie al netto del fondo svalutazione crediti. Il disaggio su prestiti è specificato nella D – Ratei e risconti.
Molte più specifiche sono indicate nel conto economico redatto secondo la stessa sensibilità.