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Parkinson, sesso, invidia. Prof Carlini. Studi

by Giovanni Carlini
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L’influenza della sessualità e dell’invidia nella malattia del Parkinson

Un ricercatore tedesco chiede: che correttivi ci sono al nervosismo nel Parkinson? La risposta è stata ovvia. La sessualità. Interviene la figlia di una coppia dove è stato sofferta questa malattia. Il papà fu molto attivo sessualmente, ma anche invidioso della buona salute della mamma. Ecco che abbiamo centrato alcuni aspetti fondamentali della sofferenza del malato di Parkinson. Probabilmente è lo stesso disagio in ogni altra malattia di lungo corso.

Invidia verso i sani e bisogno di sessualità per contenere il nervosismo. Questo è un binomio inscindibile nella sofferenza di una malattia nervosa.

Lo studio nasce nella teoria sociologica nota come The Prisoner of Parkinson. 

Analizziamo nel dettaglio ogni passaggio. Solitamente l’attività sessuale, nella società occidentale, è contenuta in un evento ogni 15 giorni. Questo affermano le statistiche. Vedi il testo della Catherine Hakim – Capitale eroico. Qui c’è un grosso problema. Finché le coppie utilizzeranno il sesso come “svuotamento inguinale”, non c’è speranza in un corretto uso della sessualità. Al contrario la sessualità è una forma di comunicazione epidermica. Nel sesso di coppia si fa l’amore, non ci si tocca soltanto! Sotto questo aspetto manca un’educazione di base. Infatti le cattedre di sociologia della sessualità sono pochissime e poco comprese. Da queste considerazioni emerge un pre-problema alla malattia. L’intera analisi sociologica della teoria The Prisoner of Parkinson è qui: nello studio delle cause.

Nel dettaglio di questo studio, prima di discutere di Parkinson, in realtà dovremmo analizzare l’immaturità sessuale di coppia. In una sessualità sbagliata ci lamentiamo se insorge la malattia dei nervi? Chissà come mai il sistema nervoso si ammala in:

  • una società molto/troppo nervosa, dove si soffre nell’abuso di nervosismo;
  • in assenza di nudismo come coscienza del nudo estetico, diverso dal sesso;
  • incapaci di distinguere tra nudo e sessualità (il nudo è anche sociale mentre la sessualità è privata)
  •  con una sessualità di coppia immatura;

Qui c’è da scusarsi con il lettore, la comunità dei sofferenti e la scienza per il continuo riferimento al sesso. La realtà è diversa.

Il vero antidoto al nervosismo è la sessualità.

E’ necessario stare attenti a non far scadere la sessualità in devianza. Ecco questo è un tema di sicuro interesse e anche un rischio. Lo stesso che si corre andando in bicicletta e cadendo. Se si cade, ci si rialza! Certamente la sessualità è “un’energia naturale”, poco utilizzata nella società civile. Ancora NON si è sviluppata una ricerca scientifica in grado di collegare la sessualità al benessere. Ci stiamo lavorando grazie alla teoria sociologica The Prisoner of Parkinson.

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