Ottobre 2018 in Italia pari alla crisi del 1929 negli Usa. Chi ha soldi nelle banche italiane è bene che li porti all’estero pur pagando le tasse. Non è più questione se restare o no nell’euro, ma l’esplosione del nostro paese dall’area della moneta unica per salvare l’euro.
Ottobre 2018 come il collasso del mercato avvenuto negli Usa a ottobre del 1929. Perchè tanto “pessimismo” da considerare realismo? E’ semplice. Il crollo dell’Italia nell’autunno 2018 è facilmente spiegato. Per non annoiare il lettore con considerazioni personali è meglio e sano riferirsi al Sole 24 Ore. Il quotidiano della Confindustria soffre dell’ordine da parte dell’editore DI NON ALLARMARE, il che significa “dire le cose con il silenziatore”. Infatti la Confindustria NON VUOLE CHE SI POSSA AVERE IL QUADRO D’INSIEME per evitare fughe di capitali e panico.
Del Sole 24 Ore non si ha grande considerazione. Quotidiano di parte e fazioso, purtroppo è l’unico giornale economico italiano. Per avere prova di quanto sia limitato come giornale basta leggere le corrispondenze dagli Usa pubblicate dal Sole 24 Ore. Il Marco Valsania è il “corrispondente dagli Usa” del Sole 24 Ore. Il Valsania (vedi la corrispondenza pubblicata a pagina 10 del giornalino Sole 24 Ore del 28 novembre 2017 come molte altre) non racconta notizie limitandosi a criticare l’attuale Presidente degli Stati Uniti. Chi deve fare il giornalista non si può limitare a spacciare personali punti di vista. Casi di pessimo giornalismo, come il Valsania, sporcano la professione.
Tornando al tema principale di questo studio, il 19 aprile 2018 il Sole 24 Ore a pagina 2 spiega il peso dei debiti sull’economia mondiale. In pratica stiamo vivendo in un’era di iper debito per cui non abbiamo una corrispondente cultura economica per sapere cosa fare. Come si vive un un mondo iper indebitato? L’Italia è oggi al 130,9% del debito sul PIL (grazie PD)
Il 14 giugno 2018, sempre il Sole 24 Ore narra come il QE (stampa di denaro dal nulla di 80 miliardi/mese dal 2015 ad opera della Bce) cessi a partire dal 30 settembre 2018. Ottimo, buona cosa! C’è solo un dettaglio: quei soldi, regalati dalla Bce alle banche italiane, servivano allo Stato Italiano (e anche greco come spagnolo) per comprare i titoli di stato.