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Orgoglio di essere occidentale. Oggi si scambia per razzismo.

by Giovanni Carlini
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Orgoglio di essere occidentale. Oggi si scambia l’identificazione culturale per razzismo. Ovviamente non è vero, si tratta di pura finzione.

Orgoglio di essere occidentale. Il solo dirlo espone alla critica di razzismo per escludere dal confronto. Ecco il punto. La società globalizzata è talmente aperta che si ritira dal confronto dialettico. Questa paura ossessiva ne esprime la profonda fragilità. Il punto è noto. Esistono da sempre 9 culture diverse nel mondo e 6 razze. Fin qui nulla di problematico.

La questione è se esiste o no anche una gerarchia tra le culture e le razze. Uno può essere migliore dell’altro si o no? E’ ovvio che esiste il meglio! Non ci sono dubbi su questo aspetto anche se non lo si può dire. Essere occidentale sul piano del rispetto di genere è meglio che arabo. Qualcuno forse potrebbe dire il contrario?

Lo sappiamo tutti, ma non possiamo dirlo, alla faccia della società aperta! Io vivo l’orgoglio di essere occidentale. Non me ne vergogno per nulla, ma questo non mi blocca verso nulla. Non ho interesse a insistere che le altre culture hanno pregi o difetti. Francamente sono “fatti loro”. Finchè non voglio sgozzare l’infedele la convivenza è assicurata. Il che significa che “tu stai a casa tua e io nella mia”. Sappiamo che anche questo concetto è venuto meno con l’immigrazione.

L’immigrazione riapre il problema su chi è meglio-peggio tra culture.

Una soluzione ci sarebbe. E’ inutile difendere la propria cultura a scapito delle altre. Forse sarebbe saggio confluire verso comportamenti comuni. Questo “migrare verso un mix d’atteggiamenti” è però un dato anti storico. Sono 50mila anni che abbiamo le culture. Possiamo nel 2017 inventarci un mondo diverso? Credo realisticamente di no. Nel tempo concreto del rispetto delle differenze culturali non conciliabili, resta essere orgogliosi. Vivo l’orgoglio di essere occidentale. Dove si spendono 6.500 euro/anno per studente. I diritti sono scritti nella legge e non nella religione. C’è la separazione tra stato e chiesa. La vita è più lunga. La mortalità infantile ridotta e le donne hanno 6 funzioni rispetto le 2 delle altre culture.

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